Altarimini

Abitazioni invase dalle cavallette nel riminese: "Aiutateci"

A San Leo testimonianze di residenti e agricoltori: "Le nostre case sono invase. Siamo inermi"

A cura di Redazione
11 luglio 2025 13:26
Abitazioni invase dalle cavallette nel riminese: "Aiutateci" -
Condividi

A testimonianza ulteriore del nostro articolo di ieri, due residenti ci hanno mostrato dei video le cui immagini descrivono abitazioni letteralmente invase dalle cavallette. Siamo nel Comune di San Leo, in Alta Valmarecchia, territorio dove si sono registrati tanti avvistamenti di cavallette. Generalmente questo tipo di insetto prolifera nei terreni incolti, specie in prossimità dei calanchi, in zone di collina e pedecollinari. Anche un terzo residente si unisce con la sua testimonianza, chiedendo aiuto per una situazione diventata critica. 



"In strada Sant'Antimo siamo invasi dalle cavallette. Apri lo sportello della macchina e ti entrano dentro. C'è anche una brutta situazione a livello di odore", attacca uno dei residenti, il primo a fornirci immagini dell'invasione. L'uomo lamenta un mancato intervento dell'Ausl, almeno per un sopralluogo: "Mi sono sentito preso in giro. Sono andato anche in Comune, dai Carabinieri. Siamo invasi".



La seconda residente con cui abbiamo parlato è titolare di un'azienda agricola a poggio Zocchi lungo la Sp137 che da Secchiano conduce a San Leo. "È un macello da quasi 15 giorni, bisogna fare dei trattamenti preventivi altrimenti l'anno prossimo sarà ancora peggio. Andiamo via noi(ride, ndr)", ci dice. Non bastano neanche le zanzariere a proteggere le quattro mura domestiche: "Appena apriamo la portano entrano e vanno ovunque". Le preoccupazioni sono forti: "Le cavallette stanno distruggendo tutti i raccolti e gli orti: divorano l'erba medica, mangiano tutto. L'Ausl dice che dal punto di vista sanitario non è un problema. Ma io credo che tutti gli escrementi che troviamo nel terreno dopo aver trebbiato e anche sui muri esterni di casa, non credo vadano bene. Abbiamo provato a pulire (i muri, ndr) con prodotti normali ma c'è bisogno di prodotti specifici. Sono almeno 3 anni che si presenta il problema. L'anno scorso hanno sciamato più verso la strada. Me le ritrovo ovunque".



Il video che ha inoltrato ad altarimini.it è stato anche pubblicato sui social: "Ho visto che l'hanno visualizzato anche alcuni veterinari, ma nessuno mi ha contattata per fornire aiuto. Sono andata a San Leo a parlare in Comune, ma mi hanno detto che in paese non ci sono, quindi non si è mosso nessuno. Sabato scorso dopo la pioggia molte cavallette sono andate in strada, rendendo ancora più pericoloso il manto stradale in questa zona dove c'è una curva pericolosa: un ragazzo è andato fuori strada". "Il danno economico è enorme. Anche i campi verso Sant'Igne sono stati danneggiati dalla presenza delle cavallette", riferisce.

Prende la parola un terzo residente, anch'egli piuttosto contrariato: "venerdì scorso sono andato all'Ausl di Novafeltria, c'era una signora che mi ha detto che i veterinari non erano in sede e hanno preso il mio numero. Lunedì ho richiamato e chi mi ha risposto mi ha detto che venerdì non c'era nessuna signora in sede e che quindi non poteva avermi detto di lasciare il numero".

Silvano Severini, presidente dell'associazione "Coltivatori Associati Valmarecchia", abita anch'egli a Sant'Antimo e ribadisce quanto evidenziato dagli agronomi e dagli agricoltori: "L'invasione delle cavallette è dovuta da due fattori. Il primo è il cambiamento climatico. Con gli inverni rigidi di un tempo, con le temperature sottozero, ghiacciava il terreno in cui venivano deposta le uova di cavallette alla fine dell'estate precedente. I nidi venivano così distrutti. I terreni utilizzati per la deposizione e schiusa delle uove sono quelli incolti, che purtroppo in questi territori sono sempre di più per la crisi dell'agricoltura e il calo del numero degli agricoltori".

La situazione è già grave: "È un macello, ogni anno è peggio. A inizio estate si schiudono le uova e nascono le cavallette". "I primi giorni cercano il caldo- spiega Severini - e le troviamo sull'asfalto. Vanno sulla strada, creando pericolo. Passando con le auto, si vedono gli sciami di cavallette".

L'unico momento in cui è possibile contrastare la proliferazione di questo insetto è al momento della schiusa: "Quando sono piccole. Quando sono adulte, non si può far nulla, con qualsiasi insetticida. Si addormentano, si intontiscono, ma si riprendono". Nel 2024 fu fatta una campagna ad hoc tra Regione Emilia Romagna e le province romagnole. "Vennero fatti dei sopralluoghi dai tecnici della Regione. Davano l'ok per il trattamento, che era passato dalla Regione, ma rimborsato in un secondo momento, attraverso il bando. C'è però un problema. Se io su un lato della strada faccio il trattamento nella mia proprietà, ma l'altro proprietario dall'altro lato della strada non lo fa, non risolviamo il problema. Gli insetti proliferano a macchia d'olio", evidenzia Severini. Bisogna intervenire con la prevenzione: "La Regione deve intervenire a tappeto. La situazione andrà molto a peggiorare nei prossimi anni. E noi siamo inermi quando le cavallette sono adulte: non possiamo fare più nulla". 

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Altarimini sui social