Abusi al camp estivo: l’Unione Sammarinese dei Lavoratori chiede misure urgenti per proteggere i minori
USL invita a garantire sicurezza in scuole, associazioni e società sportive, con controlli automatici e trasparenza sulle segnalazioni

L’USL (Unione Sammarinese dei Lavoratori) esprime preoccupazione per l’arresto a Rimini di un cittadino sammarinese condannato per violenza sessuale su minori, denunciando falle nei controlli su chi lavora con i bambini. Il sindacato chiede misure urgenti e concrete: controlli seri e automatici, maggiore collaborazione tra autorità italiane e sammarinesi e garanzie di sicurezza in scuole, associazioni e società sportive, sottolineando che la tutela dei minori deve essere una priorità collettiva.
La nota stampa di Usl
La notizia dell’arresto a Rimini di un cittadino sammarinese condannato in via definitiva per violenza sessuale su minori ci lascia attoniti e profondamente preoccupati. È difficile trovare parole davanti a fatti così gravi, ma è nostro dovere non girarci dall’altra parte.
La domanda che tutti si pongono è semplice e terribile allo stesso tempo: com’è possibile che una persona con una condanna così pesante abbia continuato a lavorare a contatto con bambini fino a pochissimo tempo fa?
Se ciò è accaduto, significa che qualcosa non ha funzionato nei controlli e nelle procedure di tutela. E quando si parla di bambini, le falle del sistema diventano ferite aperte per l’intera comunità. Come Unione Sammarinese dei Lavoratori sentiamo la responsabilità di dire con chiarezza che non basta l’indignazione. Servono misure concrete e urgenti: un sistema di controlli seri e automatici per chi lavora o fa volontariato con i minori; una collaborazione più stretta con le autorità italiane, perché le sentenze e le segnalazioni non arrivino con anni di ritardo; la certezza che mai più possa verificarsi una situazione simile. Ai bambini e alle famiglie va garantito un ambiente sicuro, in ogni scuola, associazione o società sportiva. Questo deve essere un patto collettivo: tra istituzioni, lavoratori, famiglie e società civile. Come USL chiediamo risposte immediate e trasparenti. Non ci accontenteremo di silenzi o rimpalli di responsabilità: la tutela dei più piccoli deve venire prima di tutto. "Non c’è crescita possibile per un Paese che non protegge i suoi figli. La fiducia tradita va ricostruita, e il coraggio delle istituzioni deve dimostrarsi nei fatti." — Francesca Busignani, Segretario Generale USL