Accusato di aver palpeggiato una collega, licenziato ma poi reintegrato dal giudice
Licenziato a seguito di accuse di palpeggiamenti verso una collega, dovrà essere reintegrato sul posto di lavoro

Il giudice del lavoro del Tribunale di Rimini ha definito illegittimo il licenziamento di un uomo di nazionalità italiana, che era stato destinatario del provvedimento, motivato dall’accusa di aver palpeggiato una collega nel febbraio 2024.
L’uomo, che lavora per una nota azienda del riminese, per la quale è impiegato da oltre 30 anni, ha presentato ricorso attraverso i suoi legali Paolo Lombardini e Filippo Gennari. Il licenziamento era arrivato lo scorso 27 febbraio, due settimane dopo i fatti denunciati dalla collega.
Il giudice del lavoro del Tribunale, nell’accogliere il ricorso, ha rilevato la mancata costituzione del datore di lavoro, chiamato a provare la sussistenza della giusta causa di licenziamento.
Il lavoratore sarà così reintegrato in organico e riceverà un’indennità di oltre 3600 euro, commisurata alla retribuzione globale di fatto, come risarcimento del danno, oltre al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e al pagamento di quasi 5000 euro di spese legali.