Addio Fernando Gualtieri, artista che ha dato lustro a Talamello

Fernando Gualtieri, pittore di Talamello, è scomparso a 104 anni

Fernando Gualtieri

A 104 anni è scomparso ieri (mercoledì 10 gennaio) Fernando Gualtieri, pittore originario di Talamello, che ha trascorso anni della sua vita anche a Rimini e Parigi. Gualtieri, oltre a essere un artista, ha giocato a calcio come attaccante, negli anni ’40, vestendo in un’occasione la maglia del Rimini.

Il maestro, che si è spento nella sua abitazione in Francia, era cittadino onorario di Talamello e nel caratteristico borgo dell’Alta Valmarecchia è stato aperto al pubblico, nel 2002, un museo-pinacoteca con le sue opere.

“Il titolo del museo Lo splendore del reale – si legge nella pagina dedicata al museo sul sito del Ministero della Cultura – richiama i riconoscimenti ottenuti dal maestro da parte della critica e ne definisce il suo stile personale, caratterizzato da un’attenta ricerca poetica centrata su un iperrealismo figurativo, venato di reminiscenze surrealiste e della pittura analitica fiamminga del XVII secolo, che fa della ricerca sulla luce e sul colore il cardine della sua produzione, prevalentemente di nature morte”. 

L’amministrazione comunale di Talamello esprime il cordoglio per la scomparsa dell’insigne cittadino onorario: “Ci stringiamo attorno alla famiglia in questo momento di dolore per la perdita del maestro Fernando Gualtieri. Per Talamello il maestro è stato non solo un cittadino, ma un artista di rilievo che ha dato splendore alla nostra comunità, donando più di sessanta opere, conservate nel museo che porta il suo nome. Tutti gli anni lo incontravano con la moglie, quando scendeva dalla Francia in Italia a Viserba, dove ha un’altra casa: tornava sempre volentieri nel paese in cui viveva da piccolo”.

Sui social il ricordo del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad: “La luce del maestro dello splendore del reale si è spenta ieri”.

Fernando Gualtieri, il sindaco di Rimini: “Mai spezzato il filo rosso con la sua terra natale”

“Una vita – prosegue Sadegholvaad – che ha attraversato un’epoca, segnata dal dramma della seconda guerra mondiale, con una passione per la pittura che poi l’ha spinto fino a Parigi, dove ha incontrato la moglie Yvette e dove ha scelto di restare fino all’ultimo giorno. Il filo rosso con la sua terra natale però non si è mai spezzato e Rimini è sempre stato un suo approdo e punto di riferimento”.

“Per questo anche la nostra città, così come la sua Talamello, troveranno il modo per ricordarlo e rendere il giusto omaggio al suo suggestivo e unico iperrealismo magico. In questo momento mi stringo nel dolore della famiglia e dei tanti che hanno saputo apprezzare lo splendore della sua arte”, le parole pubblicate dal primo cittadino riminese sui social.

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