Agosto amaro: cala la fiducia, Confesercenti Rimini: "Turismo e consumi in affanno"
L’Italia teme lo spettro della stagnazione

Torna a calare la fiducia di famiglie e imprese. Ad agosto le rilevazioni Istat registrano una discesa di un punto dell’indice dopo il rialzo di luglio, a conferma di un andamento altalenante ed incerto della fiducia dei consumatori in atto da mesi e su cui pesano le preoccupazioni legate al contesto internazionale.
Per le imprese, in generale, si evidenzia una situazione più ‘di attesa’ con l’indice che mostra per il quarto mese consecutivo una certa stabilità, con oscillazioni di pochi decimali. Nel complesso, siamo però in presenza di indicatori che mostrano una fase di ciclo basso dell’economia e che potrebbero preludere ad uno scenario di stagnazione.
"Sul versante delle imprese si evidenziano segnali di difficoltà - osserva Fabrizio Vagnini, presidente Confesercenti provinciale Rimini -: si rileva il crollo di 14 punti circa dell’indice di fiducia relativo ai servizi turistici, che mostra una stagione di luci ed ombre, e la flessione di quasi 4 punti di quello degli esercizi del commercio al dettaglio tradizionale dopo il rialzo di luglio. Siamo dunque allo sprint finale di una stagione estiva che si chiude in chiaroscuro".
"Le deboli prospettive di crescita dell’economia del Paese - continua - sono legate ancor di più, in una fase di perdurante difficoltà del commercio internazionale e delle esportazioni, ai consumi interni e alla tenuta del turismo, in un contesto economico fragile in cui molte famiglie vedono sempre più assottigliarsi il potere d’acquisto. In questa fase delicatissima si aprirà il confronto sulla prossima manovra finanziaria: auspichiamo che il Governo possa intervenire liberando risorse per ridare fiducia stabile a famiglie ed imprese, intervenendo innanzitutto con la leva fiscale attraverso la detassazione delle tredicesime e quattordicesime, come sottolineiamo da tempo, e con la riduzione delle aliquote Irpef intermedie".