Agosto da dimenticare per l’agricoltura riminese: vento e grandine colpiscono ancora

Confagricoltura: “Peggiora il bilancio dei danni, monitoraggio in corso”

A cura di Redazione
24 agosto 2025 15:01
Agosto da dimenticare per l’agricoltura riminese: vento e grandine colpiscono ancora -
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Continuano i danni nelle campagne romagnole. Una nuova ondata di maltempo si è abbattuta nella notte tra sabato 23 e domenica 24 agosto sulla costa e sul primo entroterra, aggravando ulteriormente il bilancio già pesantissimo per l’agricoltura del territorio. Piogge torrenziali, raffiche di vento molto forti e grandinate hanno colpito nuovamente la Riviera, estendendo gli effetti anche alle zone agricole. A subire i danni maggiori, ancora una volta, sono frutteti, vigneti e le orticole: i venti violenti hanno spezzato rami carichi di frutta e danneggiato grappoli ormai prossimi alla raccolta. Alcuni soci di Confagricoltura segnalano danni anche alle strutture agricole, con teli, impianti e recinzioni divelti dal vento: anche in queste ore i tecnici dell'associazione stanno continuando a raccogliere le segnalazioni dalle aziende associate e a fornire assistenza tecnica per le eventuali procedure di riconoscimento dei danni. “È un agosto da dimenticare per l’agricoltura riminese – dichiara il presidente Daniele Montemaggi – e purtroppo il bilancio dei danni continua a peggiorare. Le aziende agricole, già provate dalle ondate precedenti, vedono sfumare ulteriori raccolti e quindi i loro già risicati margini. A ogni nuova perturbazione si aggiunge un ulteriore carico economico, ma non va sottovalutato anche l'impatto psicologico, per gli imprenditori agricoli”.

“Il nostro territorio sta pagando un prezzo altissimo agli effetti del cambiamento climatico e questa ennesima perturbazione dimostra quanto sia urgente una risposta politica più forte e strutturata – conclude il direttore Luca Gasparini –. La gestione del rischio deve diventare centrale: senza strumenti adeguati, le aziende agricole non possono più reggere da sole l’impatto di eventi estremi così ravvicinati e distruttivi”.

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