Agricoltura: in provincia Rimini l'annata 2023 perde 13 milioni di euro

Report Agricoltura: l'analisi sulle produzioni vegetali dell'agronomo Leonardo Sacchetta

A cura di Redazione
04 aprile 2024 14:03
Agricoltura: in provincia Rimini l'annata 2023 perde 13 milioni di euro - Leonardo Sacchetta, agronomo
Leonardo Sacchetta, agronomo
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Com’è andata in provincia di Rimini l’annata agraria 2023 per quanto concerne le produzioni vegetali ce lo dice l’agronomo Leonardo Sacchetta dopo un’attenta e minuziosa analisi dei dati pubblicati dal settore regionale agricoltura, caccia e pesca – ambito di Rimini.

La superficie totale agricola coltivata, relativa alle produzioni vegetali, dell’intera provincia di Rimini per l’anno 2023 ha raggiunto i 33.958 ettari con un leggero aumento (+ 2,2%) rispetto a quella del 2022 che era stata di 33.220 ettari.

Ma questa maggiore superficie coltivata, ci dice l’agronomo Sacchetta, non ha portato ad un conseguente aumento della produzione lorda vendibile (PLV), anzi, c’è stato un netto di calo (-12,5%) pari a 13 milioni di euro. Il tutto, confermato dai dati che hanno visto passare la produzione lorda vendibile (PLV) dai 95 milioni di euro del 2022 agli 82 milioni del 2023. Il valore della PLV è calcolata sui prezzi rilevati alla produzione, al netto dell’IVA.

I principali fattori che hanno inciso maggiormente sulla diminuzione della PLV 2023, sono stati, (come poi vedremo) la drastica riduzione del prezzo dei cereali, l’alluvione, le malattie fungine, il crollo del raccolto delle olive.

Ora, andiamo ad esaminare, la superficie coltivata, la produzione ottenuta, e la produzione lorda vendibile che le colture presenti nei 27 comuni della provincia di Rimini hanno generato nel corso dell’anno 2023.

Pur essendo stata quasi simile la superficie coltivata a cereali (grano tenero, grano duro, mais, orzo ecc.) (con 8.773 ettari nel 2022) e (8.776 nel 2023) la PLV del 2022 è stata di quasi 18 milioni di euro contro i 10 milioni del 2023, un calo dovuto sì ad una minore produzione ma certamente anche ad un drastico calo dei prezzi causato dalle importazioni dei cereali dai paesi terzi.

Anche per quanto concerne le orticole in pieno campo (lattuga, finocchio, zucchine, spinaci, fragole, pomodori ecc.) che occupano una superficie di 1.298 ettari (comprese le superfici ripetute) si registra una contrazione (2 milioni di euro) nella produzione vendibile, infatti si passa dai 24 milioni di euro del 2022 ai 22 milioni nel 2023.

Mentre per quasi tutte le orticole la produzione vendibile rimane costante, troviamo nella “regina” delle orticole, la lattuga, il calo più consistente del comparto orticolo, la quale passa dai quasi 9 milioni di euro del 2022 ai 7 milioni del 2023, con una perdita di 2 milioni di euro. Danni causati in particolare dall’alluvione primaverile.

Le orticole da serra (cetriolo da mensa, fragole, melanzane, pomodoro da mensa, sedano, spinacio, lattuga ecc.) che occupano una superficie di 74 ettari, la differenza tra il 2022 ed il 2023 è a favore di quest’ultima annata (nel 2022 erano 5,35 milioni di PLV nel 2023 sono 6,8 milioni).

Tra le orticole in serra invece predomina il cetriolo da mensa con 2,40 milioni di euro di PLV e la melanzana con 1,50 milioni poi la fragola con 0,86 milioni di euro.

Un piccolo spazio è occupato dalle colture industriali (colza e girasole) per 457 ettari con una produzione vendibile di 0,42 milioni di euro

Un posto di tutto rilevo, prosegue Sacchetta, invece lo occupano, le foraggere (erba medica – prati) con oltre 17.000 ettari ed una produzione di quasi 13 milioni di euro, con un netto incremento di quasi 2 milioni rispetto al 2022.

Nel campo delle foraggere a tirare la volata è da sempre e rimane l’erba medica che da sola nel 2023 passa gli 11 milioni di euro, con un netto aumento rispetto al 2022, dove si era posizionata sotto i 10 milioni.

Una demarcazione ancora più netta, la troviamo nelle legnose agrarie (melo, pero, pesco, olivo, vite, albicocco ecc.) con una drastica riduzione della produzione vendibile che passa dai 18 milioni di euro del 2022 ai 14 milioni del 2023, la causa principale è stato lo scarso raccolto delle olive con una perdita secca di 2,75 milioni di euro infatti la PLV è passata dai quasi 4 milioni di euro del 2022 ai 1,25 milioni di euro del 2023.

Nel comparto delle legnose, troviamo la vite con i suoi 4.64 milioni di euro di PLV ed una superficie di 1.701 ettari. Con gli stessi ettari di superficie, troviamo al secondo posto l’olivo che però quest’anno ha più che dimezzato la produzione avendo perduto quasi 3 milioni di euro, poi seguono albicocche pesche e nettarine.

Altro settore, forse poco conosciuto, ci fa sapere l’agronomo Sacchetta, ma di estrema importanza per l’economia agricola provinciale è la coltivazione dei funghi (champinions e pleurotes) con una produzione vendibile di quasi 12 milioni di euro per il primo e di 0,55 milioni per il pleurotes.

Anche le colture portaseme ed il florovivaimo hanno la loro importanza infatti occupano rispettivamente 1.364 ettari e 20 ettari di superfice con una produzione lorda vendibile di quasi 5 milioni di euro per le portaseme e 0,67 milioni per il florivivaismo.

Fanalino di coda, in termini economici, sono le leguminose da granella (fava da granella, pisello proteico, soia e cece) che occupano all’interno della provincia di rimini una superficie di 442 ettari ma una produzione lorda vendibile di soli 0,35 milioni di euro.

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