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Ai domiciliari l'automobilista che scatenò il caos a Miramare e si schiantò contro ingresso dell'hotel

Automobilista cinese, a Rimini per Key, provocò catena di incidenti e si schiantò contro ingresso dell'hotel. I fatti avvenuti a Miramare nella notte tra l'1 e il 2 marzo

A cura di Redazione
07 marzo 2024 15:32
Ai domiciliari l'automobilista che scatenò il caos a Miramare e si schiantò contro ingresso dell'hotel -
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Il giudice ha concesso gli arresti domiciliari al 35enne di nazionalità cinese che è stato arrestato nella notte tra l’1 e il 2 marzo dopo aver causato, alla guida di un Jeep Renegade, una serie di incidenti a Miramare di Rimini, durante la sua fuga a tutta velocità dalle pattuglie della Polizia Locale.

Nell’interrogatorio di garanzia il 35enne, assistito da un interprete e dall’avvocato Luigia Sagliocco, aveva riferito di non essersi reso conto del posto di blocco, allestito per i consueti controlli finalizzati a verificare l’uso di alcol da parte degli automobilisti. Dopo aver ignorato (o secondo la sua versione non visto) l’alt, aveva proseguito alla guida della sua vettura, sulla quale trasportava due donne come passeggere. Il giovane di nazionalità cinese, che non parla l’italiano, era a Rimini per la manifestazione Key, organizzata nel locale quartiere fieristico.

Alla vista dei lampeggianti non si era fermato e nella sua fuga ad alta velocità aveva provocato una serie di incidenti, collidendo contro una Volkswagen Polo, investendo un giovane in monopattino e infine urtando alcune vetture parcheggiate, prima di perdere una ruota e di finire contro un palo della luce e infine contro l’ingresso di un noto hotel di viale Regina Elena. Il 35enne e le sue passeggere sono usciti illesi, ma nei confronti del conducente della Jeep Renegade è scattato l’arresto, nonché la denuncia per il rifiuto di sottoporsi al test dell’etilometro.

Il legale, l’avvocato Luigia Sagliocco, ha evidenziato che in sede di udienza di convalida il suo assistito fosse ancora sotto shock per l’accaduto, ma anche frastornato per le difficoltà linguistiche. Giovedì 21 marzo, nella prossima udienza del processo per direttissima, si entrerà nel merito della vicenda.

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