Al pronto soccorso per compagnia e aiutare i pazienti nell'attesa: l'Ausl "recluta" studentesse universitarie

Il progetto coinvolge studentesse di Sociologia, Antropologia, Servizio Sociale e Scienze delle Formazione

A cura di Riccardo Giannini Redazione
07 novembre 2025 14:17
Al pronto soccorso per compagnia e aiutare i pazienti nell'attesa: l'Ausl "recluta" studentesse universitarie -
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Studentesse universitarie entreranno in servizio nei Pronto Soccorso degli ospedali di Cesena e di Rimini per migliorare l'accoglienza dei pazienti. Il nuovo progetto dell'Ausl Romagna è realizzato in collaborazione con l'Università di Bologna e coinvolge le studentesse dei corsi di laurea in Sociologia, Antropologia, Servizio Sociale e Scienze della Formazione, appositamente formate, che si occupano dei bisogni relativi all’attesa dell’utenza, di ascolto e di alcune attività di ricerca. “Cosa posso fare per lei?”: facilmente riconoscibili per la maglietta verde che indossano, le studentesse si prendono “cura dell’attesa”, offrendo ascolto, orientamento e supporto nei piccoli bisogni che possono presentarsi nell’attesa che arrivi il momento della visita: un aiuto a fare una telefonata, a leggere qualcosa, a procurarsi uno snack o dell’acqua ma anche semplicemente a dare una informazione e ascoltare. L’obiettivo, spiega l'Ausl in una nota, "è quello di rendere più confortevole possibile la permanenza di pazienti e accompagnatori in sala d’attesa, andando a contrastare l’incertezza e la preoccupazione che possono sorgere in un momento in cui si è in ansia o si soffre".

L'operato delle studentesse si inserisce in un progetto di tirocinio curricolare nel quale rientra anche un’attività di ricerca per indagare la dimensione delle fragilità che arrivano in pronto soccorso e migliorare anche l’umanizzazione dei percorsi della medicina di emergenza. Un lavoro che restituirà ai pronto soccorso anche un corposo materiale utile per innovare e migliorare sempre più questi servizi. Il gruppo è formato in tutto da 9 studentesse per le quali questa esperienza è parte integrante del percorso formativo che le porterà alla laurea, dando loro spazio per sviluppare le competenze con particolare attenzione allo sviluppo delle cosiddette “soft skills”, doti di ascolto e di empatia.

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