Alberghi a luci rosse, sette indagati: c'è chi è accusato di prendere percentuali dalle escort

Alberghi in cui si sospetta attività di prostituzione: blitz dei Carabinieri. Sette gli indagati

A cura di Riccardo Giannini Redazione
20 marzo 2024 18:30
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Ieri mattina (martedì 19 marzo) i Carabinieri hanno effettuato perquisizioni di quattro alberghi e di un appartamento nell’ambito di un’operazione anti-prostituzione che al momento registra 7 indagati per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Dai primi riscontri alle escort, anche transessuali, a cui venivano affittate le stanze, veniva richiesta in alcuni casi una percentuale sugli incassi per i rapporti a pagamento con i clienti.

Le strutture ricettive “nel mirino” degli inquirenti sono due alberghi di Miramare, uno di Marebello e uno di Marina Centro. Nei guai sono finiti i gestori, tre italiani, tra cui un riminese e la moglie di nazionalità tunisina, difesi dall’avvocato Leanne Arceci assieme a un loro collaboratore di nazionalità tunisina, anch’egli indagato.

L’appartamento in cui la procura sospetta si svolga attività di prostituzione è stato dato invece in affitto da marito e moglie, lui italiano e lei peruviana, difesi dall’avvocato Enrico Graziosi. La donna è accusata anche di estorsione: “Vedi cosa ti faccio passare”, avrebbe detto a una transessuale che aveva un debito di circa 6000 euro.

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