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Alta Valmarecchia invasa dalle cavallette: "Fenomeno in espansione per i cambiamenti climatici"

Prima le piogge primaverili poi l'inizio estate "rovente" hanno favorito la proliferazione dell'insetto

A cura di Redazione
10 luglio 2025 15:43
Alta Valmarecchia invasa dalle cavallette: "Fenomeno in espansione per i cambiamenti climatici" - Cavallette a San Leo
Cavallette a San Leo
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Anche quest'anno si riscontrano nel territorio riminese casi di invasione di cavallette. Le foto sono state scattate questa mattina (giovedì 10 luglio) a San Leo, in Alta Valmarecchia. Ma anche Pennabilli è alle prese con questo insetto: da questo comune è partita segnalazione al servizio Fitosanitario e difesa delle produzioni della regione Emilia Romagna. 

"Il fenomeno è in espansione ed è legato al cambiamento climatico. Non ci sono rischi di tipo igienico-sanitario: L'unico problema è per l'agricoltura", rileva Massimo Bevilacqua di Anthea, esperto agronomo. Le cavallette infatti fanno "piazza pulita", specie nelle coltivazioni di erba medica. "In questa stagione(l'estate, ndr) nascono da terreni incolti, specie in prossimità dei calanchi", spiega Bevilacqua. Le uova vengono depositate alla fine dell'estate e alla fine della primavera si schiudono. Come avvenuto quest'anno, una stagione primaverile molto piovosa, poi il grande caldo come quello registrato a giugno, sono le condizioni ideali per la proliferazione delle larve, che diventano le cavallette adulte: le più diffuse sono le cavallette dei prati, le Calliptamus Italicus. La Regione Emilia Romagna ha elaborato un piano di contrasto all'invasione di questi insetti, ma non è facile individuare tempestivamente i luoghi di nascita delle cavallette, le cosiddette grillare, per procedere poi ai trattamenti insetticidi, attraversi prodotti bio. Fondamentali sono le singole segnalazioni di cittadini e agricoltori. 



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