Amazon Santarcangelo, sindacati all’attacco: "Troppo part-time, lavoro regolato dagli algoritmi"

Sindacati denunciano irregolarità retributive e gestione del personale allo stabilimento Amazon di Santarcangelo

A cura di Redazione
10 aprile 2025 16:19
Amazon Santarcangelo, sindacati all’attacco: "Troppo part-time, lavoro regolato dagli algoritmi" - Ph Ansa
Ph Ansa
Condividi

Filt Cgil Rimini e Uiltrasporti Romagna, sindacati dei lavoratori della logistica e dei trasporti, attaccano sulla situazione dei lavoratori nello stabilimento Amazon di Santarcangelo, parlando di “gravi irregolarità nelle retribuzioni”.

I 100 lavoratori impiegati lamentano, tramite il sindacato, “alcuni aspetti non corretti delle loro buste paga e delle prassi organizzative nella gestione del personale”.

I contratti in questione, spiegano i sindacat, sono quelli nazionale logistica/trasporti e integrativo degli appalti Amazon: “Accordi siglati da Assoespressi, assieme alle organizzazioni sindacali, che regolamentano il lavoro dei driver del cosiddetto ultimo miglio”.

La principale problematica, lamentano i sindacati, riguarda “la quantità esorbitante di lavoratori part -time impiegati nell’appalto; non esorbitanti in assoluto, quanto in riferimento alle chiarissime previsioni del contratto”. Secondo i sindacati, dovevano attestarsi tra il 25 e il 38% della forza lavoro totale, ma la percentuale è dell’80%.

“A ciò si aggiunga il fatto che l’esercizio del diritto di precedenza nelle trasformazioni da part-time a full-time, anche quando viene esercitato, viene trattato con apparente opacità, relegando di fatto la concessione del tempo pieno a chi accetta una sfera di rapporti discrezionali determinati dall’impresa”, proseguono i sindacati.

Tra i vari criteri il full time viene concesso a chi consegna più patti: “Peccato che il numero dei pacchi da consegnare sia stabilito dall’algoritmo e non dal lavoratore. Insomma, qui il vero pacco è quello che si porta a casa il driver”.

Altra criticità lamentata riguarda le maggiorazioni per il sabato lavorativo: “Siamo al gioco del nascondino. Il contratto collettivo prevede chiaramente l’applicazione della maggiorazione del 30%, le imprese non lo applicano, Assoespressi che ha firmato il contratto nicchia ed Amazon sta a guardare”.

“Di fronte a simili arretratezze nella gestione dei rapporti di lavoro, alle inadempienze delle appaltatrici ed all’inerzia di Amazon, i lavoratori non staranno a guardare. Già a partire dal prossimo 18 aprile si annuncia l’adesione massiccia allo sciopero nazionale di tutti i driver della filiera ultimo miglio di Amazon. Oltre ai problemi specifici, infatti, si è interrotta la trattativa con Assoespressi per il rinnovo del contratto di secondo livello nazionale, in quanto l’associazione datoriale non ha prodotto risposte in merito alle richieste sindacali, manifestando l’intenzione di dilazionare i tempi della trattativa”, chiosano i sindacati.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Altarimini sui social