Anfiteatro Romano, Renzi non desiste: "Sondaggi archeologici impossibili. Spostare il Ceis"
"Dopo 80 anni di preclusioni ideologiche e di negazionismo, è ora di riportare alla luce e valorizzare l’Anfiteatro Romano", dice il Consigliere di Fratelli d'Italia
"Dopo 80 anni di preclusioni ideologiche e di negazionismo, è ora di riportare alla luce e valorizzare l’Anfiteatro Romano". Così Gioenzo Renzi, consigliere comunale di Fratelli d'Italia, che da venticinque anni presenta mozioni in consiglio comunale "per l'individuazione di un’area adeguata per consentire il trasferimento del Ceis, salvaguardando la sua attività e poter procedere con la demolizione delle costruzioni incompatibili con il vincolo monumentale del 1914 sull’area dell’Anfiteatro romano". Secondo Renzi, "le strutture del Ceis sovrastano per due terzi l’Anfiteatro Romano e ne impediscono la valorizzazione e la fruizione pubblica". "L’Anfiteatro romano sepolto - prosegue Renzi - e l’Asilo svizzero, sono inconciliabili: il Ceis può trasferirsi in un’area più adeguata dell’attuale con la ricostruzione eco-compatibile del villaggio per continuare la attività educativa, mentre la campagna di scavi può riportare alla luce la dimensione e la struttura originaria del nostro Anfiteatro Romano, con i suoi 2000 anni di storia". Sui documenti presentati recentemente dagli esperti incaricati dalla soprintendenza, Renzi non ha dubbi: "Secondo questi documenti, i sondaggi archeologici nell'area dell'Anfiteatro romano sono estremamente difficili, condizionati dalla presenza in superficie delle costruzioni, dai sottoservizi e dallo svolgimento dell’attività didattica".
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