Antiquaria di Rimini indagata per ricettazione di un prezioso dipinto del '600

Dipinto seicentesco rubato a fine anni '70 spunta a Rimini: antiquario chiede intervento dei Carabinieri

A cura di Riccardo Giannini Redazione
17 marzo 2024 18:07
Antiquaria di Rimini indagata per ricettazione di un prezioso dipinto del '600 - Foto di repertorio
Foto di repertorio
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È seguendo le tracce di un “ritratto di fanciulla” del ‘600, sparito da un castello 46 anni fa e ricomparso nelle disponibilità di un antiquario di Milano, che il sostituto procuratore della Repubblica di Rimini, Davide Ercolani, è giunto a un’antiquaria italiana, residente a Rimini, che ora è indagata per ricettazione.

Nella notte tra il 29 e il 30 maggio del 1978 il quadro fu rubato all’interno del castello del marchese Innocenzo Patrizi Montoro di Castel Giuliano in Bracciano (Roma). All’interno del castello della casata che risale al 1750, stando al Siusa (sistema informativo della soprintendenza archivistica), fu rubato tra le altre cose anche il dipinto olio su tela (53 cm) “Ritratto di fanciulla”, attribuito a Romanelli, detto il Raffaellino.

L’anno scorso un antiquario di Milano ha chiesto un accertamento, sulla provenienza di quel dipinto, ai carabinieri del nucleo tutela beni culturali di Ancona e poi di Roma. L’uomo aveva acquistato l’opera a Rimini.

È emerso così l’autenticità del “Ritratto di fanciulla” e la sua provenienza delittuosa. I successivi accertamenti hanno poi condotto all’identificazione del commerciante d’arte antica che aveva venduto l’opera all’antiquario di Milano.

I carabinieri, coordinati dalla Procura di Rimini, hanno quindi perquisito il domicilio dell’antiquaria di Rimini rinvenendo reperti archeologici e un mezzo busto d’avorio di Beatrice di Sardegna e un dipinto raffigurante San Pietro rubato a Firenze all’interno di Palazzo Martelli all’epoca in cui era ancora di proprietà del Seminario Maggiore di Firenze, poi trasformato in museo statale.

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