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Aquile randagie, gli scout che lottarono per la Liberazione: grande partecipazione al teatro Galli

Circa 500 scout presenti al Teatro Galli per lo spettacolo "Aquile randagie. Credere, disobbedire, resistere

A cura di Redazione
24 gennaio 2024 13:36
Aquile randagie, gli scout che lottarono per la Liberazione: grande partecipazione al teatro Galli -
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Erano quasi 500 gli scout presenti ieri sera (martedì 23 gennaio), in un Teatro Galli gremito dalla platea al loggione. Giovani e capi scout, che con le loro camicie azzurre e i loro ‘fazzolettoni’ arrotolati, coi colori del gruppo di appartenenza, sono rimasti seduti per quasi due ore, immedesimandosi nella storia di altri giovani che indossavano la stessa divisa in un’altra epoca.

Lo spettacolo “Aquile randagie. Credere, disobbedire, resistere”è ispirato a una storia vera che inizia il 9 aprile del 1928, quando Mussolini firma il “decreto 696″ di modifica alla legge sull’Opera Nazionale Balilla, per dichiarare la soppressione dello Scautismo in Italia.

A Milano, una manciata di giovani scout decide di disobbedire a una legge che sentono ingiusta e inizia un lungo periodo di attività clandestina, una vera e propria resistenza giovanile. Un’avventura, non priva di rischi, che dura diciassette anni, portando questo gruppo di giovani uomini di pace a mantenere accesa la fiamma dello scautismo in Italia, fino alla Liberazione. Uomini che dopo l’8 settembre 1943 sono poi diventati promotori di un gruppo di soccorso per ricercati ebrei, prigionieri politici e renitenti alla leva. Sotto il nome di O.S.C.A.R., il gruppo ha salvato migliaia di persone dalla deportazione.

Questa storia di resistenza durante il regime fascista è stata raccontata nella rappresentazione teatrale intitolata “Aquile randagie. Credere, disobbedire, resistere”, da Alex Cendron, con la regia di Massimiliano Cividati e le musiche di Paolo Coletta. Dopo lo spettacolo l’autore si è trattenuto con il pubblico per un partecipato dibattito. Lo spettacolo si è svolto anche ieri mattina, per un esclusivo momento dedicato alle scuole.

Quello di ieri sera è stato il primo degli eventi in programma previsti per i sessant’anni dell’Attività di Educazione alla Memoria, un programma che coinvolge l’intera città, con un calendario che comprende più di 20 appuntamenti, curati in collaborazione con l’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea della Provincia di Rimini (Isrec Rimini).

Prossimo appuntamento al Galli

Per condividere con la cittadinanza il significato dell’Attività di Educazione alla Memoria, ripercorrendone la storia con i ricordi di tanti che hanno contribuito a scriverla, giovedì 25 gennaio alle 17.30 si terrà al Teatro Galli un incontro pubblico.

Sarà l’occasione per ascoltare l’esperienza degli studenti e studentesse che hanno partecipato al viaggio ad Auschwitz del Comune, insieme al Sindaco Jamil Sadegholvaad e una breve lectio magistralis della professoressa Milena Santerini, già Coordinatrice Nazionale per la lotta all’antisemitismo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che parlerà di “La metamorfosi dell’odio: antisemitismo e razzismo oggi”.

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