Assalto alle gioiellerie, tra flessibili e auto usate come ariete: colpo portato a termine a Cattolica
Fallito invece quello a Rimini


Due colpi in altrettante gioiellerie, per mano verosimilmente della stessa banda, sono stati tentati nella notte tra martedì e mercoledì (7-8 ottobre): in un caso i malviventi sono scappati a mani vuote, nel secondo hanno messo le mani su un cospicuo bottino, in corso di quantificazione. Il primo tentativo di furto è avvenuto intorno alle 2 a Rimini: nel mirino è finita la gioielleria Panigalli di viale Tripoli, ma la banda, dopo aver danneggiato la saracinesca, è fuggita senza riuscire a entrare all'interno dell'attività. Alle 2.55 circa il secondo colpo, questo andato a buon fine, alla gioielleria Walter Guidi di Cattolica. I malviventi hanno colpito in modo molto scrupoloso: hanno usato il flessibile per tagliare la saracinesca, poi hanno utilizzato una mazza per danneggiare il vetro antiproiettile, infine la spaccata, con l'auto come ariete, per abbatterlo. "Un vetro di circa 3 cm", commenta con amarezza il proprietario della gioielleria, che è arrivato sul posto a seguito dell'attivazione dell'allarme. Sul posto c'erano già i Carabinieri. I malviventi, una volta dentro, hanno provocato danni all'impianto elettrico, per disattivare le telecamere interne, e sono scappati in fretta con il bottino, venendo inseguiti peraltro dai Carabinieri fino a Misano, prima di far perdere le proprie tracce. Nella fuga hanno però perso parte del bottino, recuperata dai Militari. Le indagini sono in corso.
