Assalto notturno al circolo degli ultras, ex sindaco di Bellaria: "Fatto grave, la comunità risponda"
L'invito è a organizzare iniziative "che diano una risposta forte" alla violenza

L’ex sindaco di Bellaria Igea Marina Ferdinando Fabbri commenta il raid di sabato notte al centro ricreativo di Bellaria Monte, definendolo “di una gravità enorme che va ben oltre agli aspetti dello scontro tra bande di tifosi”.
Si tratta quindi “di un fatto che ha colpito tutta la comunità locale, una ferita che non può lasciare indifferente nessuno né essere relegata a un vecchio e persistente attrito tra tifoserie”; di un “piano squadristico ben programmato e studiato da tempo, addirittura preceduto nei mesi scorsi da sopraluoghi provocatori avvenuti dentro lo stesso bar”.
La violenza ha colpito “una delle zone più tranquille di Bellaria, in piena campagna” ed è una ferita “inaccettabile e inconcepibile”.
“Fa male – evidenzia Fabbri – sentire i servizi dei Tg Rai che informano del silenzio dei soci gestori e della paura delle famiglie che vivono nella zona”. E proprio su paura e silenzio Fabbri ponte l’attenzione: “Non possiamo permetterceli. L’episodio non è circoscrivibile allo scontro fra bande di giovani tifosi, investe il modo di essere comunità, di vivere un territorio, di dare un senso alle relazioni con gli altri, il piacere e la serenità dello stare insieme. Non si può essere passivi. Non basta il lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura. Il fatto è gravissimo”.
Fabbri invita le forze politiche, partendo dall’amministrazione comunale, “a organizzare iniziative che diano subito una risposta forte, partendo proprio dal Circolo ricreativo parrocchiale e da Bellaria monte”.
“Sentirsi comunità – chiosa Fabbri – vuol dire essere consapevoli dei valori che ci uniscono e battersi fino in fondo per la loro difesa, contro ogni insulto, ogni violenza, ogni sopraffazione che creano ostilità, paura e inciviltà”.