Avvistamenti lupi anche a Rimini, il Wwf: "Dobbiamo conviverci"
Il Wwf: "Ritorno del lupo è segnale di un equilibrio che va ricostituendosi nella catena delal biodiversità"

"Quella dei lupi è una presenza stabile in Romagna e in Italia, pone senza dubbio problemi di convivenza con le attività di allevamento, degli ovini in particolare, e con la gestione degli animali domestici. Ma dobbiamo imparare a conviverci". Così il Wwf di Rimini, in una nota, interviene sul dibattito legato ai recenti avvistamenti di lupo anche nel territorio comunale di Rimini.
Per il Wwf il ritorno del lupo non è un segnale negativo: "È il segno di un equilibrio che si va ricostituendo nella catena della vita e nella biodiversità dei nostri territori. L'uomo aveva risolto il problema di convivenza cancellando la specie dal territorio. Ma il lupo svolge funzioni importanti e vitali negli equilibri ecologici e la sua presenza è indice di vitalità degli ambienti in cui noi stessi viviamo". Il lupo ad esempio svolge un ruolo importante "nel contenere le popolazioni dei cinghiali, che fanno danni pesanti alle attività agricole e agli ambienti rurali e montani, e che coprono oltre il 50% dei pasti dei lupi nostrani”. Per il Wwf la proliferazione dei cinghiali, "rilasciati a fini venatori da cacciatori poco responsabili" ha creato danni agli allevamenti e aumentato il rischio di diffusione della peste suina.
Per ciò che concerne le preoccupazioni per gli animali domestici e di affezione, il Wwf suggerisce di tenere i cani sotto controllo e di non lasciarli liberi di vagare di notte. Agli agricoltori si suggerisce di adottare tutti i mezzi e gli accorgimenti previsti dalla legge "come i recinti elettrificati e i cani da guardia, senza scaricare sui lupi tutte le responsabilità". Il Wwf si dice favorevole "al miglioramento in concreto delle norme sugli incentivi per le azioni a protezione degli allevamenti e per la gestione della presenza del lupo" ed è inoltre necessario "rivedere e migliorare il sistema dei risarcimenti per i danni".
"Di questo - è il monito del Wwf - si deve occupare la nostra regione, per favorire la convivenza fra lupi ed attività umane Occorre perciò un cambio complessivo di cultura e la assunzione di responsabilità che come specie uomo abbiamo per la gestione dell'ambiente in cui viviamo e per il mantenimento della biodiversità di cui siamo parte. L'uomo, se homo sapiens, deve essere gestore e curatore del creato, non arbitro di vita e di morte di tutti gli altri viventi".