Baldinini, cuore di capitano: "L'emozione più bella a 37 anni: salvarsi con il Novafeltria"
Baldinini, capitano del Novafeltria, commenta la stagione conclusa con una salvezza memorabile

di Riccardo Giannini
Negli ultimi due campionati da annali del Novafeltria c’è impressa la sua firma. Filippo Baldinini, 37 anni e una lunga carriera spesa tra C e D, ha fatto una scelta di vita, nel gennaio 2022: un triplice salto all’indietro da Pineto, serie D, al suo Novafeltria, che all’epoca militava in Promozione, per indossare la fascia di capitano.
Negli ultimi due anni la squadra gialloblù ha vinto gli spareggi del girone D, approdando per la prima volta in Eccellenza, e in questa stagione è arrivata una straordinaria salvezza, grazie alla vittoria sul Masi Torello nello spareggio playout. E a superare l’impasse provocata dal pari di Cazzadore, ci ha pensato proprio il capitano. Servito in area, ha atteso l’uscita del portiere e lo ha infilato con grande freddezza, segnando la rete del momentaneo 2-1.
“È stata un’emozione grandissima girarsi in tribuna, al fischio finale, e vedere i nostri tifosi, i nostri amici, i nostri parenti esplodere di gioia”, commenta Baldinini. Nella sua carriera ci sono importanti risultati raggiunti, come la promozione in C del Santarcangelo. Eppure l’emozione più grande rimane questa salvezza: “Non ci sono categorie: Novafeltria ha raggiunto il punto più alto della sua storia e a 37 anni contribuire a questo è stata una grande emozione”.
Tra un paio di mesi circa il Novafeltria inizierà la preparazione in vista del secondo campionato di Eccellenza. A guidare il gruppo ci sarà ancora Baldinini: in settimana c’è stato l’incontro con i vertici della società ed è arrivata la fumata bianca: “C’è una forte volontà di continuare assieme, ancora un altro anno ci provo”, sorride il capitano del Novafeltria.
E quando gli chiediamo se in stagione ci sia stato un momento in cui ha pensato “Ci salviamo veramente“, Baldinini non ha dubbi: “Sono molto onesto: l’ho pensato solamente al gol del 4-1 di Frihat nel playout. Temevo di prendere un gol, sul 3-1, una palla inattiva, un rimpallo. La partita si sarebbe riaperta. Ma ti assicuro che era la paura di tutti. Durante la stagione sono stati molti i momenti in cui pensavo che non ce l’avremmo fatta: sia chiaro, non abbiamo mai mollato, siamo stati sempre sul pezzo anche se l’impresa sembrava veramente impossibile”.
Baldinini, il Novafeltria e il duro adattamento alla categoria
Il prossimo anno sarà un Novafeltria più rodato: l’intenzione della società è di confermare, per quanto possibile, il gruppo, innestando qualche rinforzo di categoria. Qualche novità potrebbe già arrivare nelle prossime ore.
Ad ogni modo, sottolinea Baldinini, il gruppo ha imparato la lezione, dopo una salvezza faticosa, ma meritata. Non c’è nulla da lasciare al caso: “Abbiamo capito quanto il campionato sia difficile e che la maggior parte delle partite si decide sui dettagli. Purtroppo abbiamo iniziato a capire il campionato e abbiamo preso la categoria nelle gambe, fammi usare quest’espressione, quando oramai la situazione era compromessa: ogni partita era sempre più difficile di quello che potesse essere sulla carta. Vincevi una partita, vedevi la luce, poi subito dopo un pareggio ed era di nuovo buio”.
A fare la differenza è stato però “lo spirito di appartenenza, vivere la quotidianità di Novafeltria: l’essere tutti ragazzi del posto ha aiutato. Un’altra squadra nelle nostre condizioni sarebbe retrocessa e anche con qualche giornata di anticipo”. “Ci tenevamo e non abbiamo mai mollato: per lunghi tratti del campionato siamo stati attaccati alla categoria con i denti”, rivela Baldinini.
Il capitano dà il benestare alla permanenza di mister Fabrizio Costantini: “È stato bravissimo, ha mostrato grande intelligenza nel capire che non c’era tempo di provare nulla. Ogni partita dovevamo cercare di portare via più punti possibile“. Ma non dimentica il suo predecessore Giorgi: “Non va dimenticato: oltre alla promozione, ha contribuito alla salvezza. E vorrei sottolineare una cosa rara in questo sport: ha tifato per noi fino all’ultimo minuto dei playout”. Novafeltria, una delle piazze più passionali della categoria, rimane impressa anche a chi lascia.