Balneari: Emilia Romagna accelera e convoca i Comuni per i bandi delle spiagge

Balenari, per le concessioni e i bandi delle spiagge la Regione Emilia Romagna convoca associazioni di categorie e Comuni

A cura di Riccardo Giannini Redazione
07 agosto 2024 15:11
Balneari: Emilia Romagna accelera e convoca i Comuni per i bandi delle spiagge -
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“Il tempo delle promesse e delle chiacchiere è finito. Ora prendiamo noi in mano la situazione e portiamo i balneari verso un approdo sicuro. Ho già convocato i Comuni costieri e le Associazioni di categoria dei balneari per fine agosto, prima non era possibile dal momento che siamo nel momento clou della stagione turistica“.

Così l’assessore regionale Andrea Corsini, che non risparmia critiche al Governo: “Hanno dimostrato a sufficienza la propria totale incompetenza, prendendo in giro le imprese con false promesse e mettendo tutti i cittadini nelle condizioni di pagare le sanzioni per la mancata applicazione della Bolkestein”.

Corsini si riferisce al rinvio “sine die” del provvedimento sulla regolamentazione delle concessioni balneari che doveva essere approvato nell’ultimo Consiglio dei Ministri e a due giorni dallo sciopero degli stabilimenti proclamato da Sib-Fipe e Fiba-Confesercenti.

“Il nostro obiettivo è chiaro– prosegue Corsini-. Vogliamo scrivere e deliberare linee guida comuni e condivise per aiutare le amministrazioni costiere a fare le evidenze pubbliche e salvare così il comparto. Ci baseremo sul decreto Draghi per risolvere una questione che riguarda oltre 1.500 imprese, parliamo di intere famiglie. E dobbiamo farlo noi, visto che questo Governo non solo non ha fatto nulla, ma ha peggiorato la posizione dell’Italia in Europa”.

“Qui non si tratta di una questione elettorale– aggiunge l’assessore-, ma della pelle viva di persone che rischiano di perdere la propria impresa per l’incapacità dell’Esecutivo di mettere mano alla materia in modo serio e nel rispetto delle leggi. Ormai sono passati due anni da quando presentammo il nostro documento per dare un concreto aiuto alla riforma nazionale. Un provvedimento largamente condiviso con il territorio e che aveva tutti gli elementi – dal riconoscimento del valore aziendale, degli investimenti fatti e della professionalità dei gestori alla sostenibilità sociale e ambientale del piano degli investimenti – per chiudere definitivamente e in modo positivo la vicenda. Non fummo ascoltati. Ora faremo da soli per salvare i nostri imprenditori e le nostre spiagge”.

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