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Battaglia contro la variante alla Statale 16, comitato trova alleati e attacca: "obsoleta e invasiva"

Il comitato "No alla variante della SS16 Rimini" intensifica campagna sensibilizzazione contro un progetto ritenuto obsoleto

A cura di Redazione
08 marzo 2024 17:32
Battaglia contro la variante alla Statale 16, comitato trova alleati e attacca: "obsoleta e invasiva" - Un tratto della statale 16
Un tratto della statale 16
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Il comitato “No alla variante della SS16 Rimini – Tuteliamo il nostro territorio” intensifica la sua campagna, tessendo alleanze e intensificando le sue attività di sensibilizzazione.

Con il supporto delle principali associazioni ambientaliste del territorio, è stato realizzato e stampato un volantino riassuntivo a scopo informativo e 100 manifesti da affiggere per le strade di Rimini. Il volantino offre una sintesi dei temi che il comitato promuove e difende, evidenziando poi i vari canali di comunicazione del comitato, in particolare il sito, in cui sono contenute tutte le informazioni.

“L’intento è quello di informare e sensibilizzare la popolazione, nel tentativo di portare all’attenzione della collettività, un tema che va oltre l’interesse individuale, toccando direttamente o indirettamente, le vite di tutti, oggi e in futuro”, raccontano dal comitato, che cercano nuove adesioni per contrastare il progetto di un’infrastruttura definita “obsoleta e invasiva, che si estenderebbe per 28 chilometri con un’ampiezza di 50 metri”.

Un progetto, prosegue il comitato,“concepito trent’anni fa, che non risponde più alle esigenze e agli standard odierni di sviluppo urbano e sostenibilità”.

Il comitato ha anche raccolto le dichiarazioni delle associazioni che hanno aderito alla battaglia d’opinione contro il progetto di variante alla Statale 16,

Legambiente Valmarecchia:“Troviamo assurdo che la variante alla SS16 a Rimini Nord, taglierà il territorio, mettendo a rischio le attuali coltivazioni e le falde. La frammentazione del territorio metterà così a rischio aziende e famiglie, che potrebbero essere costrette a cessare le attività ed eventualmente a vendere gli appezzamenti, aprendo la via a speculazioni edilizie o a coltivazioni di minor valore, anche a scopi non alimentari, rispetto alle produzioni orticole di pregio ora presenti. Continuare a cementificare il territorio, soprattutto dopo gli eventi alluvionali che ci sono stati in periodi recenti, può solo peggiorare la delicata situazione territoriale.”

Anpana Rimini:“La riforestazione e la tutela della biodiversità autoctona sono azioni cruciali per garantire un futuro sostenibile e lasciare un patrimonio vitale alle generazioni future. Invece di cedere all’espansione urbana che erode gli spazi verdi, invitiamo a un impegno collettivo per valorizzare e preservare il nostro ambiente naturale, per il bene comune e il pianeta. Pertanto, esortiamo a una riflessione collettiva e non di pochi addetti. La nostra generazione dovrebbe concentrarsi sul ricostruire la biodiversità distrutta e non sul ricoprire il poco verde rimasto con ulteriori colate di cemento.”

Fridays For Future: “Oltre ad implicare numerosi espropri e a mettere in difficoltà molte persone, e oltre ad essere un fallimento a livello territoriale, deve essere chiaro a tutti quanti che la costruzione di nuove corsie per la SS16 sarà un incentivo al suo utilizzo, e non una soluzione all’eccessivo traffico. È inammissibile, poi, un continuo aumento di opere cementizie, a discapito del benessere territoriale e di conseguenza cittadino. Sentiamo parlare spesso di ecologia e rispetto dell’ambiente ma i fatti ci dicono spesso e volentieri che avviene il contrario e continua lo sfruttamento indiscriminato del territorio, che, come ci ricorda l’articolo 9 della Costituzione, andrebbe tutelato e protetto insieme ai suoi ecosistemi.”

FIAB Rimini:Noi auspichiamo un ripensamento sull’attuale tracciato di progetto. In particolare, si chiede di riconsiderare la valutazione ambientale e trasportistica della tratta Rimini – Bellaria, dove la SS16, a partire dalla circonvallazione di Rimini dispone già di quattro corsie e intersezioni adeguate (o in corso di adeguamento) e potrebbe essere portata a quattro corsie con potenziamento in sede fra la circonvallazione e la tratta già portata alla tipologia di strada extraurbana di tipo B che terminale a nord della via Tolemaide.

Questa soluzione ridurrebbe in modo rilevante l’impermeabilizzazione di suolo, circa 500000 mq, e non comprometterebbe la produzione agricola della premiata zona nord di Rimini come invece accadrebbe con il progetto di variante attuale. Inoltre, riteniamo quanto mai inopportuno la reiterazione per una seconda volta della VIA scaduta a marzo 2023 alla luce dei nuovi scenari trasportistici ed ambientali nel frattempo determinatisi.”

Antonio Brandi WWF Rimini:“Il progetto di nuova SS16 a Rimini Nord impermeabilizzerebbe il territorio per centinaia di migliaia di mq, coprendo di cemento e asfalto coltivazioni di pregio e mettendo a rischio le falde del Marecchia, sempre più preziose per le comunità locali a fronte delle siccità future prevedibili per i cambiamenti climatici in atto. Così oltre alla inevitabile distruzione di biodiversità, sono a rischio anche aziende e famiglie. E tutto per un progetto vecchio e superato, perchè previsto decenni fa per flussi e tipi di traffico che poi oggi in realtà non ci sono. Perché dovremmo realizzarlo a tutti i costi?”

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