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Il centauro verucchiese Bettini trionfa nel deserto del Marocco e ora sfida il figlio Tommaso

Bettini primo in Marocco al Lamas Rally, gara di preparazione all'Africa Eco Race di inizio 2025

A cura di Redazione
07 aprile 2024 06:30
Il centauro verucchiese Bettini trionfa nel deserto del Marocco e ora sfida il figlio Tommaso - Mirco Bettini PH BALLANTE
Mirco Bettini PH BALLANTE
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Il campione di motociclismo verucchiese Mirco Bettini torna dal Marocco con una medaglia d’oro.

Dopo aver vinto nel marzo 2018 il Tuareg Rally, primo al traguardo in assoluto, e dopo aver bissato il successo nel 2023 nella categoria Big Bike, Bettini ha infatti trionfato al Lamas Rally, sempre per la categoria Big Bike. La manifestazione si è tenuta dal 24 al 30 marzo scorso in terra nordafricana: sei tappe per 1800 km nel deserto, affrontate in sella a una Suzuki V-Strom 800DE.

Mirco Bettini, pilota dell’Azzurrorosa Team, è stato festeggiato ieri (sabato 6 aprile) nella storica sede di Ugolini Motor Ciclo di Rimini.

Mirco, nuova “cavalcatura” e subito un risultato prestigioso.

«Sì, ho corso su una moto nuova, usata per la prima volta in gara. Mi sono trovato molto bene, considerando che è una moto di serie: per otto mesi abbiamo lavorato sulla preparazione. È stato il primo vero test, per la moto, ma anche per me: a ottobre scorso ho avuto un incidente e ho dovuto rinunciare a gennaio alla partecipazione all’Africa Eco Race, una gara prestigiosa che è un po’ come la vecchia Parigi-Dakar. Parteciperò però alla prossima edizione nel 2025. Qui in Marocco è stato un test, sono praticamente risalito in moto adesso e volevo vedere come stessi, come andava il fisico».

Al Lamas Rally sei stato grande protagonista con la vittoria nella tua categoria, Big Bike. Qual è stato il momento più difficile?

«Decisamente il primo giorno. Al refueling di metà giornata mi hanno dovuto aiutare a scendere. Alla sera avevo i nervi della gamba sinistra infiammati, non riuscivo a camminare. A quel punto ho pensato: l’avventura come è iniziata, è finita. Ma poi mi sono sentito con l’ortopedico e il medico che mio segue, mia moglie mi ha fatto dei massaggi, un paio di antiinfiammatori ed è passato tutto. Non ho avuto più problemi. La prima sera ero in test alla mia categoria e mi son detto: se riesco a ripartire, porto a casa il risultato».

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Il tuo mezzo meccanico ha resistito perfettamente alla dura competizione nel deserto.

«Sì, abbiamo fatto una settimana senza manutenzione. Abbiamo controllato e sostituito il filtro per scrupolo, ho sostituito gli pneumatici. Ma con due treni di gomme ho fatto sei giorni».

Hai parlato dell’Africa Eco Race. Quali altre gare affronterai in preparazione a questa dura sfida?

«A fine mese parteciperò al Campionato Italiano Motorally Raid TT. Una bella avventura e un bell’allenamento: nella mia categoria sono il più vecchio! Non ho pretese di risultato, ma è importante l’allenamento. E la condivisione: sarò a fianco di mio figlio Tommaso, parteciperemo insieme nella stessa categoria. È molto appagante questa cosa».

Il giovane talento contro il “vecchio campione”, Una bella sfida!

«Lui ha 19 anni, ha un fisico poderoso. Viene da anni di arti marziali, cintura nera, secondo Dan di taekwondo: la moto se la carica in spalla e la porta a spasso. Questo campionato italiano gli servirà per fare esperienza. Lo scorso anno ha fatto una gara in Sardegna e non si è comportato male. Ma ripeto, ciò che conta è condividere insieme questa bella esperienza».

Riccardo Giannini

La festa per Bettini a Ugolini Motor Ciclo di Rimini
La festa per Bettini a Ugolini Motor Ciclo di Rimini

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