Buscè ha dato forma e forza al Rimini: Cioffi top, Di Battista, serve davvero fare mercato?
Buscè lancia il Rimini verso le parti alte della classifica. La squadra è solida e ha qualità tecniche. Cioffi in vetrina


di Riccardo Giannini
Ha avuto ragione Antonio Buscè e ha avuto ragione chi lo ha scelto, al posto di Emanuele Troise. Il Rimini sorride, regola in poco meno di un tempo il Pontedera, ritrovando la vittoria al Neri. Il quarto posto in classifica è vicino, la finale di Coppa Italia è una possibilità molto concreta. La squadra biancorossa oggi è in salute, mentale e fisica, e c’è tanta fiducia. Ma soprattutto, consentitemi un’immagine, sembra finalmente una farfalla pronta a volare, uscita dal suo bozzolo.
Buscè, dunque. Il tecnico ha ricevuto critiche, anche dal sottoscritto. Qualche volta il Rimini ha dato l’impressione di essere troppo conservativo. Alti e bassi, dal punto di vista prestazionale e dal punto di vista dei risultati, in un percorso di crescita e sviluppo, sono in fondo normali. Ma il lavoro fatto dal tecnico, con i suoi giocatori, è stato fondamentale per dare robustezza e solidità a una squadra che ha tanta qualità, trascurata per le apparenze e gli infortuni.
Partendo da dietro, Megelaitis è l’uomo chiave per dare compattezza al reparto. Il jolly lituano ha trovato la sua dimensione, migliorando le letture difensive e garantendo qualità in conduzione palla e costruzione. Longobardi contro il Pontedera ha giocato un primo tempo di livello nel ruolo di braccetto, posizione in cui non può far valere le sue capacità di corsa che lo hanno fatto apprezzare, nel calcio professionistico, come quinto. I biancorossi oggi sanno difendersi bene, compatti. Sono una squadra letale per chi gioca in maniera offensiva, concendendo il fianco alle ripartenze.
Ma la partita con il Pontedera ha dato dimostrazione della forza del Rimini anche contro avversari che si chiudono a protezione della propria porta. Proprio perché ci sono qualità e intensità. Il lavoro del tecnico è stato però facilitato dall’ottimo lavoro fatto dalla società sul mercato.
Di Battista & co. infatti hanno messo a disposizione del tecnico una batteria di centrocampisti dotati tecnicamente, ma anche di buona gamba, per garantire pressing e intensità. Garetto è sbocciato, in maglia biancorossa, inspiegabile in effetti la decisione del Renate di scambiarlo con Acampa.
Mancava un po’ di qualità negli ultimi venti metri ed ecco Cioffi, autore di 1 gol e 3 assist su 7 nelle ultime segnature dal Rimini, più l’azione che ha provocato il primo rigore stagionale, nella gara vinta con il Pontedera. Cioffi, Malagrida, Chiarella: il Rimini ha tanta qualità per attacco e trequarti. Parigi e Cernigoi avevano bisogno di giocare uno vicino all’altro, ora fanno benissimo anche da “singoli”, perché affiancati da un partner d’attacco veloce, tecnico.
La lavagna tattica dice quindi 5-3-2, ma la squadra romagnola sa essere aggressiva e offensiva: una brutta notizia per le sue avversarie.
Anche perché quella del Rimini è una crescita progressiva: non si tratta di un momento transitorio, ma di un progetto tecnico, avviato nell’estate 2023, che ha basi solide.
Si è partiti con qualche errore di troppo, dagli Under a Raimondi, ma poi Di Battista e l’area tecnica hanno trovato la strada giusta. Una correzione incisiva, con un altro cambio in panchina, tra Troise e Buscè, che ha portato qualche rallentamento.
Ma ora il motore è tornato a pieno regime. E gli impegni ravvicinati, considerata anche la Coppa Italia, non preoccupano, perché ci sono tante alternative ai titolari: Lepri, Bellodi, Fiorini, Chiarella, Malagrida e Cernigoi sono titolari aggiunti.
Ma manca qualcosa a questo Rimini? Nì.
Un centrocampista è fondamentale per aumentare le rotazioni a centrocampo, per il resto la rosa è solamente da sfoltire: Dobrev, fuori dai piani tecnici, Accursi e anche lo stesso Ubaldi, perché davanti ci sono due maglie da assegnare e cinque giocatori, più il bravo Jallow, gioiello delle giovanili.
Può servire anche un difensore, ma dipenderà dalle condizioni fisiche di De Vitis. Di Battista, intervistato dai colleghi del Corriere Romagna, ha parlato di un possibile acquisto per reparto. Troppa abbondanza, mi verrebbe da dire. Ma certamente il responsabile dell’area tecnica non comprerà solo per comprare, ma per aumentare la qualità e la forza dell’organico.
E a questo punto vengono in mente le parole di Sanapo al Carlino, a inizio stagione. Il responsabile del settore giovanile aveva scoperto le carte in maniera un po’ improvvida. Ma il Rimini è stato all’altezza delle corazzate Pescara e Ternana quando ancora era un cantiere aperto e ora dà l’impressione di essere una squadra di alta classifica. Grazie al lavoro dell’area tecnica, grazie al lavoro di Buscè.