Caccia sotto controllo: i Carabinieri Forestali sanzionano oltre 4000 euro di infrazioni

Nelle scorse settimane, i Carabinieri Forestali dell’Emilia Romagna hanno concluso i controlli sulla caccia nell’ambito della campagna “Fauna Sicura 2025”. Le verifiche hanno coinvolto tutte le province della regione, con 555 ispezioni svolte in aree rurali e protette, tra parchi, riserve naturali e siti di interesse ecologico.

Dai controlli sono emerse diverse irregolarità, come il mancato aggiornamento del tesserino di caccia, la mancata rimozione dei materiali usati durante l’attività venatoria e il mancato rispetto delle distanze di sicurezza dalle abitazioni. Queste infrazioni hanno portato a multe per un totale di oltre 4000 euro.

L’attenzione dei Carabinieri si è concentrata su diversi aspetti della caccia. Nelle zone umide, hanno contrastato pratiche non consentite che minacciano gli uccelli migratori e stanziali, come anatre e altre specie acquatiche. Questi ambienti sono fondamentali per molte specie di uccelli, che vi svernano o fanno tappa durante le migrazioni, e sono protetti a livello internazionale.

Sull’Appennino, i controlli si sono focalizzati sulla caccia illegale con richiami elettronici e reti per la cattura di uccelli migratori. Sono stati verificati sia i capanni di caccia fissi sia i cacciatori in movimento.

Infine, per quanto riguarda la caccia al cinghiale, i Carabinieri hanno monitorato le battute collettive, soprattutto quelle con i cani, chiamate “braccata” e “girata”. In alcune aree dell’Emilia, dove vigono restrizioni per la Peste Suina Africana, la braccata non è consentita. Il controllo della popolazione di cinghiali è infatti essenziale per limitare la diffusione della malattia nella regione.