Calcio C, il Rimini a Campobasso. Buscè: 'Sfruttare la serenita mentale che ci ha dato la vittoria di Coppa'
Il tecnico: 'La squadra di Braglia in casa è temibile specialmente sulle palle inattive e quando il match diventa sporco'

Dopo l’exploit di Vicenza in Coppa Italia (passaggio ai quarti di finale in cui si affronta in trasferta l’Altamura mercoledì 18 dicembre), Il Rimini si rituffa nel campionato con la trasferta di Campobasso (domenica ore 17,30). La squadra molisana allenata da mister Braglia ha 23 punti in classifica, due in più dei romagnoli. Nel Rimini mancao De Vitis e Chiarella. Il tecnico ha annunciato qualche modifica nella formazione iniziale.
“Dobbiamo sfruttare l’entusiasmo e pensare a ripetere la buona prestazione perchè sei fai la prestazione è più probabile che fai risultato – spiega mister Buscè – con la Vis non ci siamo riusciti, è vero, ma non posso imputare nulla ai miei, è stata una giornata stregata. Se avessimo continuato a giocare ancora non saremmo riusciti a fare gol”.
Che dice del Campobasso?
“Il Campobasso è una squadra che sta facendo molto bene, in casa pericolosa, rognosa, ha un allenatore navigato in questa categoria; a volte gioca in maniera sporca per cui bisogna stare attenti sui calci piazzati che cercano di sfruttare al massimo. Mai abbassare l’attenzione e la concentrazione e lavorare di squadra, aiutarsi uno con l’altro. Comunque noi dobbiamo pensare soprattutto a noi, giocare la palla senza paura, osare qualcosa in più e in fase di non possesso lavorare con la massima attenzione perché vai ad affrontare giocatori esperti. Noi dobbiamo sfruttare tutte le situazioni che ci capiteranno, essere meno frenetici soprattutto negli ultimi 30 metri”.
Cosa ha lasciato la vittoria di Vicenza in Coppa?
“Il passaggio del turno è stato qualcosa d’importante per tutti: società, allenatore, staff, ambiente, perché comunque è arrivato andando in svantaggio, recuperando la partita e ribaltandola contro una squadra che sta lottando con il Padova per il primato. Giocando a viso aperto contro una big, deve lasciare la prestazione e l’entusiasmo che abbiamo messo in quella partita. E’ stata una partita vera sotto tutti i punti di vista, e noi l’abbiamo fatta gestendola come abbiamo visto tutti. Eravamo liberi di testa. Quello che dico ai ragazzi è portare quella libertà a livello mentale, a volte pensare troppo non porta a cose positive: noi dobbiamo andare a giocare le partite con quella mentalità, la mente sgombra da ogni pensiero negativo, essere anche sbarazzini, che non vuol dire essere presuntuosi”.
Come si spiega questo rendimento della squadra tra partite in casa e partite in trasferta?
“Forse fuori casa abbiamo meno stress, non abbiamo il peso mentale che quando giochi in casa devi vincere. Qualche spazio in più c’è, viene più facile fare qualche giocata in campo aperto. Abbiamo avuto difficoltà contro squadre che si sono chiuse, ti lasciano pochi spazi, ma sotto l’aspetto della prestazione secondo me questa squadra ha fatto anche qualche buona prestazione; in trasferta le avversarie fanno la partita, ti lasciano qualche spazio in più e hai la possibilità di fare meglio”.
La Coppa Italia può togliere preziose energie?
“Chi gioca durante il turno infrasettimanale e poi a fine settimana, le tre partite sono impegnative. Però noi stiamo bene, abbiamo recuperato, stamane ho visto bene la squadra, credo si arrivi alla partita nel miglior modo possibile. E’ anche vero che così siamo sempre su pezzo e questo ci fa rendere al meglio. Quando passi un turno in Coppa Italia, nel modo in cui è arrivato, il risultato ci deve dare solo autostima, rafforzare la fiducia che ognuno di noi ha. Che ben vengano queste sfide”.
QUI CAMPOBASSO Mister Braglia sollecita la squadra dopo il ko per 3-0 di Chiavari: “E’ una partita chiave per riprendere il nostro cammino. Ho visto i ragazzi lavorare bene in settimana, sono fiducioso. Tuttavia, dobbiamo essere attenti e cattivi, perché ogni calo di tensione può costarci caro. Il Rimini è una squadra di qualità, ma noi dobbiamo scendere in campo con la giusta mentalità. Dopo una sconfitta come quella di domenica scorsa, il sostegno dei nostri tifosi sarà determinante. Voglio vedere una squadra che gioca non solo per se stessa, ma anche per chi si sacrifica per seguirci, a volte percorrendo lunghe distanze”.
ste.fe.