Calcio C, il Rimini chiude la stagione regolare a Gubbio. Mister Troise: 'Il mio futuro? Con la società non ho parlato'

Ultima partita di regular season a Gubbio (si gioca domenica alle ore 20), contro la quinta in classifica con 56 punti (sei in più dei biancorossi, decimi a quota 50) con i playoff in tasca: il Rimini cerca un risultato di prestigio per migliorare la sua posizione finale in vista del primo spareggio della post season in calendario sabato prossimo.

All’appello mancano Lepri, Langella, Morra, Lamesta e Pietrangeli oltre a Rosini e Iacoponi mentre sono disponibili Leoncini e Malagrida che comunque andranno in panchina. 

Tra le due squadre è la terza sfida stagionale (e ce ne potrebbe essere una quarta tra pochi giorni, per il primo turno dei play off). La prima, giocata il 5 ottobre al “Romeo Neri”, ha visto il Rimini vincere 1-0 il Primo Turno Eliminatorio della Coppa Italia di Serie C grazie alla rete di Morra al 96′.

Nel match di andata del campionato, sempre al “Neri” il 22 dicembre, a trionfare sono stati invece gli umbri: 2-1 grazie ai gol di Di Massimo all’11’ del primo tempo e Udoh al 34′ della ripresa, con rete biancorossa di Ubaldi ancora al 96′.

“Dobbiamo interpretare la gara con mentalità perché ci sono in palio punti importanti e per prepararci al meglio alla seconda fase (si giocherà in trasferta contro la quinta, la sesta o la settima) – spiega l’allenatore del Rimini – Affrontiamo una squadra dal centrocampo in su con molta qualità, imprevedibile, con bravi giocatori che formano un collettivo forte e di una certa esperienza. Sotto l’aspetto difensivo è una squadra solida, che prende pochi gol, di una certa esperienza. Fare risultato aiuta ad alimentare l’autostima, le certezze, coinvolgere l’ambiente, la nostra città. Sono tutte componenti che aiutano a preparare una partita secca, non sappiamo contro chi. Il nostro dovere è di alimentarla, significa andare lì a fare una partita importante, cercando di strappare punti”.

Il futuro di Emanuele Troise è a Rimini?

“Non lo so. Ancora non ci sono stati discorsi con la società. Io in questo momento ho solo il dovere di continuare il mio lavoro e finirlo al meglio. Se alla fine ci sarà l’intenzione di discutere per il futuro di entrambi, perché le cose si fanno in due, da parte mia ci sarà piena disponibilità per discutere”.

ste.fe.