Calcio giovanile, il derby Under 14 Asar - San Lorenzo finisce con il terzo tempo

Dopo il triplice fischio merenda tutti insieme organizzata da genitori e società: “E’ nostro dovere come educatori dare vita a queste iniziative”

A cura di Stefano Ferri Redazione
13 ottobre 2025 12:45
Calcio giovanile, il derby Under 14 Asar - San Lorenzo finisce con il terzo tempo - Le due squadre
Le due squadre
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In un calcio giovanile sempre più spesso al centro dell’attenzione per polemiche, litigi tra genitori, insulti agli arbitri, arriva la bella iniziativa di Asar e San Lorenzo che sabato pomeriggio hanno dato vita ad un terzo tempo davvero particolare e lodevole.

Al termine del sentitissimo derby under 14 valevole per la terza giornata del campionato provinciale, le due squadre si sono ritrovate a fine partita per una merenda tutti insieme, trascorrendo più di un’ora a parlare di quanto accaduto in campo ma non solo, mangiando pizza, spianata, crostata e panini portati dai genitori di entrambe le squadre.

Genitori che hanno partecipato essi stessi al terzo tempo dopo aver tifato insieme sugli spalti gli uni accanto agli altri.

“E’ la prima di una serie iniziative che vogliamo fare - commentano i responsabili delle due società - grazie alla collaborazione che abbiamo deciso di portare avanti in questa stagione. Ci sentiamo spesso e condividiamo gli stessi valori, quando è nata l’idea di questo terzo tempo in 10 minuti ci siamo attivati per coinvolgere i rispettivi genitori che hanno immediatamente risposto presente, organizzando poi tutto nei minimi dettagli, va fatto loro un grande applauso”.

E’ stato un vero piacere vedere i ragazzi a fine partita con divise diverse ma insieme a mangiare, parlare, ridere e scherzare - proseguono i responsabili di Asar e San Lorenzo - sono tutti tredicenni a cui cerchiamo di trasmettere i veri valori dello sport: per i 70 minuti della partita è giusto che siano rivali e ognuno cerchi di ottenere un risultato positivo per la squadra, ma dopo il triplice fischio tutto finisce e si torna amici, a prescindere dal risultato. Le cronache sono zeppe di messaggi negativi e cattivi esempi per i ragazzi, come risse tra atleti e genitori o aggressioni ad arbitri, è nostro dovere come società ed educatori mettere in evidenza il lato buono del calcio ed i sani principi che aiuteranno a crescere i ragazzi”.

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