Calcio, Misano in vetta e sabato può andare a +4. Muratori: 'Occhio al Bakia'
Il tecnico: 'La lotta per il primo posto non è solo un duello Misano-Savignanese. Il campionato si decide in primavera' “Assolutamente
Mister Oscar Muratori, il suo Misano ha piegato la Savignanese in trasferta passando al comando della classifica e domenica può sfruttare il riposo dell’avversario e allungare a +4...
“Su un campo dal fondo pessimo, che ha penalizzato una squadra come la nostra votata al palleggio, abbiamo conquistato una vittoria meritata; abbiamo sofferto su un paio di calci piazzati in cui la Savignanese è maestra, per il resto la supremazia è stata la nostra. Sono contento del rendimento della mia squadra – 13 punti nelle ultime cinque partite – del resto a parte un periodo complicato con due sconfitte a Bellaria e in casa col Cervia e il ko di Coppa a Riccione, abbiamo tenuto uno standard alto”.
Sabato in anticipo vi aspetta in casa il Bakia. Quali sono i rischi di questa partita?
“E’ una formazione giovane, frizzante, che riparte in maniera pericolosa come testimoniano due dei tre gol segnati al Diegaro. E’ in salute (10 punti nelle ultime cinque gare), ha il terzo attacco del girone e noi non siamo al massimo: in settimana il virus intestinale ha colpito più di un giocatore. Spero di avere la rosa al completo”.
La lotta per il primo posto è un duello Misano-Savignanese?
“Assolutamente no e anche se andassimo a +4 e a + 6 sul Bakia con un girone di ritorno da giocare i giochi sarebbero tutti ancora da fare. La Savignanese rimane la squadra più attrezzata, in casa ha subito appena due gol; anche il Cervia, pur avendomi sorpreso per aver ultimamente perso dei punti, ed il Novafeltria rimarrebbero in gioco; l’unico nostro vantaggio sarebbe sotto il profilo psicologico: acquisteremmo ancora maggiore consapevolezza sulla nostra forza, i nostri principi di gioco. Il campionato si deciderà in primavera”.
Tre giocatori fuori per infortunio al ginocchio di cui due attaccanti, Pecci e Torsani. Li avete sostituiti con Villanova e Scarponi e nel frattempo è arrivato anche Camara.
“Sono contento, la società mi ha accontentato nel ricostruire il valore della rosa di inizio stagione. Scarponi lo inseguivo da un mese. Villanova è in condizione, a Savignano ha giocato per 75 minuti. Sono due giocatori ideali per il nostro modo di giocare, creano spazi per gli inserimenti di centrocampisti e difensori, non danno punti di riferimento alle difese avversarie. Ora ci lascia Camara che aveva l’accordo fino alla fine del mese: sarei stato contento se fosse rimasto perché per caratteristiche tecniche – è una punta centrale - avrebbe completato al meglio il roster offensivo. Valuteremo se ci saranno opportunità per sostituirlo egregiamente”.
La società è ambiziosa, la rosa di prima qualità. Sente la pressione?
“Assolutamente no, pensiamo ad una partita alla volta da interpretare divertendoci, cercando di migliorare l’attacco alla piccola profondità per essere ancora più pericolosi in fase offensiva e la fase di contrasto sulle ripartenze avversarie e comunque tutti i dettagli che fanno la differenza”.
Rifarebbe la scelta professionale che ha compiuto in estate?
“Certamente, il ruolo di vice allenatore mi stava ormai stretto pur se mister Marco Gaburro al Desenzano mi dava ampio spazio e la società in cui ero è il top in categoria. Sentivo il bisogno di mettermi alla prova in prima persona, sviluppare la mia idea di calcio”.
L’ha messa in pratica?
“Abbiamo un' dentità precisa, ormai riconosciuta dagli avversari che ci studiano e cercando le armi migliori per controbattere. Il Misano non gioca un calcio speculativo, cerca il dominio della partita attraverso il possesso della palla, di creare gli spazi per colpire l’ avversario che solitamente non gioca a viso aperto e sta piuttosto guardingo. Più teniamo palla noi e più abbiamo la possibilità di vincere. Per ogni squadra avversaria che affrontiamo io ed il mio staff stabiliamo dove si può creare superiorità numerica e la struttura tecnica più funzionale”.
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