Calcio Prima, bomber Fabio Eusebi: 'Victoria da playoff? Dobbiamo dimostrarlo sul campo'
Nella scorsa stagione per via di un doppio infortunio per lui solo nove presenze (e sei gol): 'Sto svolgendo un lavoro particolare in vista della preparazione'

Vittima di un doppio infortunio - strappo al bicipite femorale delle due gambe – che gli ha fatto saltare gran parte delle partite del girone di ritorno (nove presenze complessive con sei gol frutto di tre doppiette), bomber Fabio Eusebi, classe 2003, aspetta la nuova stagione con molti buoni propositi e incrociando le dita.
Fabio Eusebi, partiamo dal suo stato di salute. Smaltiti i postumi del doppio infortunio?
“Si, sto bene adesso, non sono al top, ma il tempo c’è per raggiungere la forma migliore. Mai mi è capitata una stagione così sfortunata. Sto svolgendo un lavoro particolare seguendo la tabella del preparatore atletico per farmi trovare pronto per la preparazione ad inizio agosto. La voglio affrontare nel migliore dei modi”.
Aveva mercato in Promozione. Perché è rimasto al Victoria?
“Perché qui sto molto bene e non aveva senso cambiare aria pur di fronte ad una chiamata da un club di categoria superiore. Al Victoria non manca nulla: la società non ci fa mancare nulla, il gruppo è splendido, con mister Pellegrino – riconfermato – c’è un gran feeling, la rosa già valida è stata resa ancora più competitiva con quattro innesti di qualità. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per migliorare il piazzamento della stagione scorsa: se non ci fosse stata una partenza ad handicap, penso che avremmo lottato con le prime”.
Il Victoria ha dimostrato nel girone di ritorno di tenere il passo del Bellaria (30 punti): nessuna squadra ha fatto meglio.
“Dobbiamo ripartire da lì, da quella mentalità. Il mister avrà il compito di tenerci sul pezzo, di mantenere alta la tensione, i giocatori più esperti in particolare di mantenere il gruppo unito. La rosa è lunga, competitiva, il mio obiettivo è arrivare almeno ai playoff. Per quanto mi riguarda, voglio chiudere in doppia cifra: 10 gol il bottino minimo, ma conto di segnarne di più”.
Già. Il destino di una squadra è legato a doppio filo alle reti degli attaccanti. La sua ambizione nel tempo?
“Salire in categoria superiore, vincere un campionato come mi è già capitato con la Stella. Farlo col Victoria, la squadra in cui sono cresciuto, sarebbe il top”.
La rosa lunga può essere un problema?
“Non lo deve essere assolutamente, anzi sarà la nostra forza come si è visto nel recente passato. Chiaro, giocare piace a tutti e tutti lotteranno per una maglia, a noi non resta altro da fare che mettere in difficoltà il mister nelle sue scelte; se poi scende in campo uno o l’altro non si discute, il bene comune è sopra a tutto e a tutti. E su questo non ho dubbi: lo spirito di gruppo del Victoria è molto forte”.
Senza Bellaria e Roncofreddo, due big, sembra più facile primeggiare…
“Ad occhio è così, ma le squadre di livello con cui confrontarsi ci sono comunque: Torconca sopra tutte, poi Granata, Sant’Ermete, la sorpresa di turno. Io sono fiducioso a patto di non avere cali di tensione, di cullarsi sugli allori della forza della nostra rosa. Va dimostrato subito il nostro valore tecnico e soprattutto mentale. E’ questa la prima sfida da vincere”.