Calcio Promozione, Davide Izzo: 'Al Gabicce Gradara la nuova pagina della mia carriera'
Classe 1995, è stato la bandiera della US Fermignanese con la quale è salito dalla Prima categoria all’Eccellenza
Il volto nuovo in casa Gabicce Gradara è l’attaccante Davide Izzo (classe 1995), bandiera della US Fermignanese con la quale è salito dalla Prima categoria all’Eccellenza (in precedenza al Santa Cecilia in Prima categoria e Fermignano Calcio in Seconda, passando in precedenza nelle giovanili della Vis Pesaro). Domenica scorsa nella vittoriosa partita contro la Biagio Nazzaro, ha giocato una mezzora partendo dalla panchina.
Davide Izzo, perché il Gabicce Gradara?
"Quando ho capito che si era chiusa una pagina importante della mia carriera nella US Fermignanese, visto che ero il secondo giocatore di più vecchia milizia essendo arrivato nel 2018 in Prima categoria, ho scelto il Gabicce Gradara. Avevo altre possibilità, ma le prime sensazioni dopo i colloqui con i dirigenti sono state molto positive. Tra l’altro lavoro a Pesaro e quindi anche l’aspetto logistico ha avuto un certo peso”.
Che impressione ha avuto della squadra dalla panchina e poi in campo?
"Molto positiva sia per quanto riguarda gli over, sia soprattutto per gli under del settore giovanile che si stanno mettendo in mostra da sempre ed in particolare in questa stagione. Quanto agli over, ne conosco gran parte per averli avuti come avversari nel tempo”.
Quarto posto in classifica con la Montemarcianese, che obiettivo deve darsi la squadra di Lilli?
"Nel calcio può succedere di tutto e la mia esperienza mi induce ad una certa cautela, tuttavia il Gabicce Gradara ha dimostrato di poter veleggiare nella parte sinistra della classifica ed ha i numeri per lottare fino alla fine per i playoff. Dipenderà anche dalle avversarie, in primis dal ritmo che sapranno imprimere le formazioni davanti, però ricordo che lo scorso anno ho perso il campionato dopo essere stato a +9 dalla seconda, quindi può succedere ancora tanto”.
Le caratteristiche tecniche di Izzo?
"Sono alto 1,72, davanti ho ricoperto tutti i ruoli nel reparto offensivo, da prima a seconda punta, da trequartista a mezzala, ad esterno. Il mio ruolo preferito è quello di seconda punta o trequartista, ma ovviamente sono a disposizione di mister Lilli per come deciderà di sfruttare le mie caratteristiche. Sono di piede destro, ma uso anche il mancino con una certa frequenza. Il gol? Non ho il chiodo fisso: la cosa importante è che vinca la squadra ed io gioco molto in funzione dei compagni e del gioco corale. Non sono una boa statica, cerco di aprire spazi oppure di sfruttarli se ci sono, mi piace creare gioco”.
Perché una così lunga militanza nella squadra della sua città?
"Da bambino, quando l’US Fermignanese militava in Eccellenza, facevo il raccattapalle al campo e l’ho sempre seguita. Ho avuto la possibilità di vestire la maglia dell’US Fermignanese nel 2018 e non l’ho mai abbandonata anche a fronte di offerte importanti sia dal punto di vista economico sia sportivo, anche perché c’era un progetto di un certo rilievo, incentrato sui ragazzi del paese. Adesso a 30 anni le nostre strade si sono divise consensualmente e mi rimetto in gioco in un club ambizioso, in un ambiente adatto alla mia crescita sportiva e personale”.
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