Calcio Promozione, il presidente Melini scuote la Sampierana: ‘Ritrovare subito fame e umiltà

‘L’organico c’è, ma l’aspetto agonistico deve essere diverso’

Il presidente della Sampierana Oberdan Melini

Partenza al rallenty per la Sampierana: un solo punto in due partite. Al pareggio in casa del Del Duca ha fatto seguito il ko tra le mura amiche per 2-3 contro il Cattolica. Morale della favola: Bakia e Faenza al comando con +5 sulla Sampierana, chiamata a rincorrere quando tutti si aspettavano fosse da subito la lepre.

Presidente Oberdan Melini, cosa succede alla Sampierana?

“E’ vero, non ci aspettavamo questo avvio di stagione, merito da un lato degli avversari, in particolare il Cattolica che ha vinto con tre eurogol. Però c’è soprattutto la consapevolezza che noi dobbiamo cambiare assolutamente registro”.

In che senso?

“Dobbiamo ritrovare in fretta lo spirito della scorsa stagione, la fame di vittorie che ci ha permesso di ingaggiare un duello entusiasmante con il Gambettola, la determinazione che ci ha fatto superare ogni ostacolo. Nel calcio uno più uno non fa sempre due, se l’organico è, a parte Corzani e Rossi, lo stesso della stagione scorsa, anzi rinforzato da innesti di qualità e under di valore, non significa che la Sampierana di diritto vincerà il campionato. Se c’è chi lo ha pensato in casa nostra ha sbagliato di grosso”.

Quindi?

“Bisogna cambiare registro, scendere in campo con più umiltà, ritrovare compattezza e voglia di sorprendere anche perché contro la Sampierana tutte le squadre raddoppiano le forze perché ritenuta la indiscussa favorita. L’aspetto agonistico deve essere diverso”.

Non è forse vero che la Sampierana è la più forte?

“Non ci vogliamo nascondere, abbiamo un organico ricco, ma penso che il Faenza, rimasto nell’ombra perché proviene da un altro girone, ed il Bakia, rinforzatosi dopo l’ottimo campionato della stagione scorsa, abbiano come noi le carte in regola per primeggiare. Non ci sarà un duello come la stagione scorsa, ma tanto equilibrio”.

Avete delle attenuanti, però…

“Siamo ancora alla ricerca di una identità sotto il profilo tattico, il caso Tisselli ci ha scombussolato i piano del reparto difensivo su cui pesa ancora l’assenza di Canali; Simone Braccini, un giocatore che ci deve assicurare la differenza, deve ancora entrare al meglio nei meccanismi di squadra. Sono convinto che mister Barontini saprà trovare al più presto la quadratura del cerchio”.

Insomma, nessun dramma nonostante il -5?

“Assolutamente no. Ci sono quattro partite in più da giocare rispetto alla scorsa stagione, 32 da qui alla fine. Non mi sembra il caso di fare drammi a patto di recuperare come ho detto i valori e l’identità che ci hanno sempre contraddistinto. Contro il Misano (si gioca a Morciano) domenica prossima mi aspetto una prestazione di un altro livello”.

C’è invece una cosa che invece le è piaciuta della sua squadra?

“Il nuovo acquisto Cano, pur non al meglio per aver saltato parte della preparazione, ha segnato due gol di ottima fattura. Ha fatto vedere quello che ci aspettiamo da un attaccante del suo valore”.

Intanto per motivi di lavoro si è già chiusa la sua esperienza in bianconero di Sofien: il giovane è stato ceduto in prestito al Civitella, matricola di Prima categoria.

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