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Calcio: tifosi San Marino lanciano candidatura del Titano a Capitale del Tifo Pulito 2027

La Brigata Mai 1 Gioia propone San Marino come “Capitale del Tifo Pulito” nel 2027

A cura di Redazione
23 maggio 2025 12:46
Calcio: tifosi San Marino lanciano candidatura del Titano a Capitale del Tifo Pulito 2027 - Claudio Muccioli al centro con Daniele Dei e Riccardo Mariotti della Brigata Mai 1 Gioia
Claudio Muccioli al centro con Daniele Dei e Riccardo Mariotti della Brigata Mai 1 Gioia
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Un progetto europeo, ambizioso e profondamente radicato nei valori più autentici dello sport. È questo lo spirito con cui la Brigata Mai 1 Gioia ha presentato ufficialmente l’iniziativa “San Marino Capitale del Tifo Pulito 2027”, durante la conviviale del Panathlon Club San Marino, tenutasi al Ristorante Cesare di Città di San Marino.

A illustrare i contenuti del progetto, davanti a un pubblico composto da soci, ospiti e rappresentanti istituzionali, sono stati Daniele Dei e Riccardo Mariotti, in rappresentanza della Brigata, gruppo organizzato di tifosi della Nazionale sammarinese noto da oltre un decennio per l’originalità e l’etica del proprio approccio al tifo. A fare gli onori di casa è stato il Presidente del Panathlon Club San Marino, Claudio Muccioli, mentre in apertura di serata si è collegato per un saluto anche Abdullah Kabbani, tifoso saudita della nazionale di San Marino, a sua volta membro della Brigata.

La Brigata Mai 1 Gioia, attiva dal 2012, è oggi riconosciuta come un unicum nel panorama del tifo calcistico internazionale. Da sempre si distingue per un sostegno entusiasta, colorato, creativo e soprattutto rispettoso, tanto nei confronti della propria Nazionale quanto di tutte le tifoserie avversarie. Non ci sono insulti, violenza, cori discriminatori: il tifo diventa espressione di passione, ma anche strumento di dialogo, amicizia e inclusione. Una filosofia che ha attirato negli anni l’attenzione della stampa estera e che, soprattutto dopo la pandemia, si è arricchita di un respiro internazionale, accogliendo sostenitori provenienti da altri Paesi e ampliando il proprio raggio d’azione ben oltre i confini sammarinesi e italiani.

È da questa base che nasce l’idea di candidare San Marino a diventare, nel 2027, la prima “Capitale del Tifo Pulito” in Europa. Il progetto prevede l’organizzazione, nel corso di quell’anno, di un grande convegno internazionale che coinvolga tifoserie virtuose, esperti, giornalisti sportivi, istituzioni calcistiche, organizzazioni sociali e istituzioni politiche, per discutere, raccontare e promuovere pratiche di tifo positivo. L’evento, secondo l’idea dei proponenti, si articolerà su più giornate e comprenderà momenti di riflessione, tavole rotonde, workshop formativi e attività collaterali aperte alla cittadinanza, alle scuole e al mondo associativo.

Obiettivo centrale dell’iniziativa sarà la redazione di un “Manifesto Europeo del Tifo Pulito”, da proporre successivamente in ambito Uefa e Fifa, con l’aspirazione di trasformarlo in uno strumento di orientamento e ispirazione per il mondo del calcio e dello sport in generale.

Ma la Brigata è ben consapevole che un progetto di questa portata non possa essere portato avanti in solitudine. Per questo motivo, l’invito lanciato pubblicamente durante la conviviale del Panathlon è rivolto a tutte le istituzioni sammarinesi, affinché si possa costruire un’alleanza concreta, forte e trasversale per dare forma a questa visione. La Brigata auspica la costituzione di un protocollo di intesa tra i principali attori istituzionali e sportivi della Repubblica, in modo particolare le Segreteria di Stato per l’Industria e per il Turismo, la Federazione Sammarinese Giuoco Calcio, il Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese, il Panathlon Club San Marino e il Comitato Fair Play San Marino.

La firma di questo protocollo rappresenterebbe il primo passo operativo verso la costituzione di un comitato scientifico incaricato di guidare l’organizzazione dell’evento, coordinare le relazioni internazionali, individuare le esperienze da coinvolgere e predisporre un piano promozionale e di finanziamento. Il coinvolgimento di enti e associazioni permetterebbe non solo di rafforzare la legittimità del progetto, ma anche di creare sinergie virtuose tra mondo dello sport, istituzioni e società civile, dimostrando come San Marino possa essere modello di riferimento per lo sport europeo.

Il 2027 non è una data scelta a caso: oltre a rappresentare il quindicesimo anniversario della Brigata Mai 1 Gioia, fornisce un orizzonte temporale realistico e necessario per costruire una macchina organizzativa efficiente, tessere relazioni internazionali solide e garantire il successo e la sostenibilità dell’iniziativa. La collaborazione già in corso con la Federazione Europea dei Tifosi (FSE) e il gemellaggio in corso di sviluppo con le tifoserie di Gibilterra, Liechtenstein e Malta, testimonia l’interesse concreto che il progetto sta già suscitando nel panorama calcistico europeo.

“San Marino Capitale del Tifo Pulito 2027 non è soltanto un convegno, ma un’opportunità culturale e politica di respiro internazionale. È un’occasione per promuovere l’immagine della Repubblica nel mondo, per attrarre turismo congressuale, per attivare dinamiche economiche locali, ma soprattutto per fare di San Marino un simbolo positivo e coraggioso in un contesto, quello del calcio europeo, spesso segnato da tensioni, violenza e comportamenti antisportivi. Un evento del genere può diventare catalizzatore di buone pratiche, ma anche di visibilità, diplomazia sportiva e impatto sociale“, spiegano dalla Brigata.

Durante la presentazione è stato inoltre sottolineato come la componente educativa del progetto sarà centrale. L’iniziativa prevede infatti anche il coinvolgimento delle scuole, con attività pensate per gli studenti sammarinesi, e la promozione di momenti di sensibilizzazione rivolti ai giovani, alle famiglie e alle associazioni. Inoltre, si intende integrare nell’evento anche i mondi del collezionismo sportivo, del volontariato e delle discipline paralimpiche, come gli Special Olympics, a sottolineare il carattere inclusivo e partecipativo del progetto.

La Brigata Mai 1 Gioia lancia quindi un appello chiaro e sentito: che le istituzioni sammarinesi colgano questa opportunità e diano il proprio contributo alla realizzazione di un progetto che può portare valore concreto alla Repubblica, offrendo un esempio di sport vissuto in modo etico, gioioso e aperto. Un’occasione che San Marino ha tutte le carte in regola per cogliere e trasformare in un esempio virtuoso per tutta l’Europa.

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