Accusato di aver fatto resistenza ai Carabinieri: assolto grazie ai video
Il litigio con la moglie si era "spostato" nel cortile della Caserma dei Carabinieri e si era concluso con l'arresto. Oggi l'assoluzione in Primo Grado
Era stato arrestato dai Carabinieri nel settembre 2023 e accusato di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamenti e lesioni: un 46enne di origine napoletana, difeso dagli avvocati Nicolò Durzi e Jennifer Livi, è stato oggi (mercoledì 21 febbraio) assolto con formula piena per tutti i reati, perché il fatto non sussiste.
Tutto è nato da un litigio tra l’uomo e la moglie, prolungatosi nel cortile di una caserma dei Carabinieri del territorio riminese, nella città in cui la coppia vive, con lei intenzionata a chiedere ai Militari di intervenire per calmare il marito. I Carabinieri, all’interno del cortile della caserma, erano poi intervenuti per bloccare fisicamente l’uomo ed era scattato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale e denunciato per altri reati quali danneggiamento, a seguito della rottura di una porta, e lesioni.
In convalida, l’imputato aveva negato di aver mai usato violenza contro la moglie né tanto meno contro i pubblici ufficiali e insisteva per l’acquisizione dei video presenti in caserma, ottenuta poi nei giorni successivi.
Nel processo sono stati quindi visionati i video dell’accaduto: su essi è stata strutturata la difesa, che ha evidenziato quanto dalle immagini non fossero riscontrabili le accuse dei pubblici ufficiali verso l’imputato, che è stato così assolto in Primo Grado. Il giudice ha inoltre disposto la trasmissione degli atti alla Procura per eventuali indagini contro i militari operanti.
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