"Sindaco Pennabilli debole con i forti e forte con i deboli": consiglieri prosciolti, nessuna diffamazione

Un post di Orizzonte Comune aveva portato alla querela da parte del sindaco Mauro Giannini

A cura di Riccardo Giannini Redazione
30 dicembre 2025 13:40
"Sindaco Pennabilli debole con i forti e forte con i deboli": consiglieri prosciolti, nessuna diffamazione - I consiglieri di Orizzonte Comune
I consiglieri di Orizzonte Comune
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Il Giudice ha disposto il proscioglimento ex art. 129 c.p.p. dei consiglieri di minoranza del Gruppo Consiliare Orizzonte Comune e delle altre persone querelate dal sindaco di Pennabilli per diffamazione, riconoscendo l’insussistenza del reato contestato. La Procura aveva chiesto invece decreto penale di condanna (al quale i condannati avrebbero potuto opporsi, dando il via al processo vero e proprio, ndr).

La vicenda è legata alla pubblicazione di un post, sulla pagina Facebook di Orizzonte Comune, a seguito di una vicenda avvenuta il luglio scorso nella casa di riposo per anziani. Il giudice ha ricostruito gli eventi: il sindaco di Pennabillli intervenne in difesa di una dipendente, a seguito della reazione animosa di una delle ospiti della struttura, che non aveva accettato la decisione, da parte della Valseco (che gestisce la casa di riposo), di far rispettare il regolamento che prevede di consumare i pasti rigorosamente in mensa o non nelle camere. Il primo cittadino aveva sostanzialmente detto alla ospite di accettare il regolamento, altrimenti l'alternativa era lasciare la struttura.

E proprio l'intervento verbale del sindaco fu oggetto delle contestazioni di Orizzonte Futuro che ha ribadito, dopo il proscioglimento: "Il sindaco si è rivolto in modo inopportuno agli ospiti anziani, alcuni anche ultraottantenni, per il loro dissenso rispetto al cambiamento delle modalità di consumo dei pasti, arrivando ad intimare che chi non avesse accolto la decisione avrebbe potuto andarsene". Da qui la pubblicazione del post, che accusò il sindaco di essere "forte con i deboli e debole con i forti". Conseguenza fu la decisione di Giannini di passare alle vie legali, querelando non solo i consiglieri di Orizzonte Comune, ma anche altre persone di Pennabilli che avevano condiviso quel post.

Nella sentenza si afferma che nel post pubblico oggetto della querela veniva “semplicemente riportato un episodio realmente accaduto con lo scopo di informare la generalità delle persone”, senza alcuna lesione dell’onore del sindaco. Il Giudice sottolinea inoltre che le espressioni utilizzate erano “proporzionate e rispettose nei toni” e che “la veridicità del fatto, il pubblico interesse e la continenza espressiva” rendono quei contenuti “espressivi di una legittima critica politica”.

Orizzonte Comune torna sulla vicenda: "La minoranza aveva denunciato pubblicamente l’episodio ritenendolo lesivo della dignità di persone fragili e indifese. La sentenza conferma oggi che quella denuncia rientrava pienamente nel diritto di informazione e di critica politica, ristabilendo la verità dei fatti e facendo giustizia nei confronti degli anziani coinvolti e di chi ne aveva preso le difese. Anche quando non porta a una condanna, una querela presentata da un sindaco ha un forte effetto dissuasivo: scoraggia il diritto di critica, intimorisce giornalisti e cittadini, altera il confronto democratico. Si tratta di un meccanismo pericoloso, soprattutto quando la causa appare sproporzionata ed in contrasto con una consolidata giurisprudenza in merito al diritto costituzionale di critica politica".

I querelati erano difesi dagli avvocati Maurizio e Martina Ghinelli, Martina Crociani e Marco Fusaroli.

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