Caso Pierina: niente dna di Dassilva sulla scena del crimine
Caso Pierina, il Dna di Dassilva escluso definitivamente

Nessuna corrispondenza tra il materiale biologico isolato dalla polizia scientifica nel garage di via del Ciclamino e il dna di Louis Dassilva. È quanto emerge dall’incidente probatorio, come ha riferito il genetista forense, Emiliano Giardina, all’uscita del tribunale di Rimini.
Risultato negativo per il test, “ma pur sempre un risultato” ha detto Giardina, che ha esaminato i reperti della scena del crimine ed il materiale biologico isolato dalla polizia scientifica, nel garage di via del Ciclamino, alla ricerca del Dna dell’indiziato, Louis Dassilva, il senegalese di 35 anni in carcere dal 16 luglio per l’omicidio di Pierina Paganelli.
Quindi non è emersa alcuna corrispondenza: “Anche quest’ultima integrazione, quella sulle chiavi e telecomando di Pierina non ha portato a risultati rilevanti – ha detto Giardina – ho relazionato su tutti gli esiti analitici compiuti e non spetta poi a me interpretarne l’utilità. È vero che non è stato identificato nulla. Non sono state chieste integrazioni”.
I reperti della scena del crimine, i vestiti della vittima in particolare, sarebbero stati contaminati dalla muffa a causa del cattivo stato di conservazione, per cui sarebbe stato eroso il Dna che è risultato non rintracciabile. Per gli inquirenti è quindi impossibile collocare Dassilva sul luogo dell’omicidio attraverso la prova del Dna. Un dato accolto in maniera favorevole dagli avvocati della difesa Riario Fabbri e Andrea Guidi.