Cattolica: le fotografie che ripercorrono la storia dei dancing diventati leggenda

Arriva “Tintarella di Musica”, la mostra di Roberto Bozza

Una mostra fotografica dedicata al maestro Della Santina e storia dei dancing di Cattolica diventati leggenda. “Tintarella di Musica” è la mostra di Roberto Bozza, organizzata in collaborazione con Dorigo Vanzolini e patrocinata dal Comune di Cattolica, che sarà inaugurata lunedì 1 luglio, alle ore 10, al primo piano del Mercato Coperto, dalla Sindaca Franca Foronchi e dall’Assessore alla cultura Federico Vaccarini. L’esposizione (che resterà aperta fino al 20 settembre) è dedicata alla memoria del maestro Giorgio Della Santina per il suo importante contributo artistico e musicale dato alla città. Ma è anche il racconto in immagini della storia dell’epoca d’oro dei dancing e delle orchestre che animavano le notti della Regina e del resto della riviera.

“A partire dagli anni ’20 nacquero a Cattolica il dancing Astoria, le terrazze del Grand Hotel Kursaal, il dancing Nettuno, il dancing Fulgida – racconta Vanzolini – Si aprirono tante possibilità di lavoro per i musicisti come la Gallet’s jazz band o l’orchestra del maestro Carlo Paccotto. Dal 1946 in poi mitici locali si affermarono alla ribalta: il dancing Sirenella, l’Esedra, il Moulin Rouge, Il Casanova, il Las Vegas, il dancing Trinchetto, il bar concerto caffè Roma, il bar Haiti, I Tre Piccioni, il Sirena ecc. Sulla collinetta del Monte Vici nacque il Kariba. Alla fine degli anni ’40, anche a Gabicce Monte sorsero locali, fra i quali il mitico Eden Rock, L’Anacapri, il Marechiaro, il Rendez Vous. Le orchestre più quotate in quel periodo con la loro musica diedero notevole contributo, valorizzando la loro crescita (Righi & Saitto, Hengel Gualdi, Paolo Zavallone, Pierfilippi, Germano Montefiori, Lello Tarantin, Bruno Martino, Piergiorgio Farina, Lauro Manzoni e altri ancora).

Anche le orchestre locali diedero il loro significativo apporto alla crescita dei locali da ballo partecipando a quell’universo notturno rimasto simbolicamente nella memoria come una “favola estiva” fatta di seduzione e ammaliamento. I musicisti nella loro eleganza erano al centro d’ogni attenzione, sempre pronti a dare il meglio di sé, coinvolti e coinvolgenti nel divertimento. In ogni momento della serata con la loro musica sapevano creare atmosfere sempre diverse dal frenetico Twist, al boogie boogie, al rock, ai balli sud americani. Alla fine degli anni ’60 si spalancarono le porte delle discoteche, a Cattolica e in tutta la riviera romagnola fece ingresso una nuova generazione di giovani che frequentò questi locali ballando al ritmo di musica su dischi in vinile proveniente da oltreoceano, ma questa è un’altra storia”.

Rispondi

Scopri di più da altarimini.it

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading