Centro storico di Rimini, distributori chiusi di notte: il Comune aggiorna l’ordinanza

L'assessore Magrini risponde a Renzi: “Il Comune non può chiudere attività, ma può regolamentare”

A cura di Riccardo Giannini Redazione
07 novembre 2025 14:49
Centro storico di Rimini, distributori chiusi di notte: il Comune aggiorna l’ordinanza - PH ANSA
PH ANSA
Condividi

Rispondendo all’interrogazione del consigliere Renzi, l’assessore Juri Magrini ha riepilogato come l’amministrazione comunale di Rimini stia intervenendo sul tema della regolamentazione dei distributori automatici. A luglio era stata emessa una prima ordinanza contingibile e urgente, poi ritirata e sostituita con una seconda ordinanza, circoscritta all’area del centro storico ricompresa tra via Giovanni XXIII, piazzale Cesare Battisti, via Dante Alighieri e via Tempio Malatestiano e piazza Ferrari.

La prima ordinanza è stata sospesa a seguito del confronto con l’associazione nazionale di categoria del settore. Nel corso di una serie di incontri richiesti dall’amministrazione comunale abbiamo ragionato sulla nuova ordinanza, che differenzia per diversi aspetti, di durata e di obblighi. La prima ordinanza prevedeva la presenza, durante l’intero orario di esercizio, di personale a presidio delle attività e aveva una durata di sei mesi. La seconda invece ha una vigenza mensile, reiterata ogni mese, che non prevede più la presenza obbligatoria del personale ma la chiusura dei distributori dalle 23 alle 5 del mattino e l’obbligo della chiusura del locale con saracinesca e la dotazione di impianto di videosorveglianza a controllo remoto".

"In entrambi i casi si tratta di impegni importanti che chiediamo ai titolari: nel primo caso si chiedeva un investimento sul personale, con il secondo provvedimento c’è un mancato introito per l’obbligo di chiusura”, aggiunge Magrini, che ha anche ricordato: "Un'amministrazione non ha alcuna facoltà di chiudere una specifica attività economica. Facoltà dell’amministrazione è solo quella di emettere un’ordinanza che abbia le caratteristiche di contingenza e urgenza, Il Comune non può chiudere un’attività, ma può farlo solo la Questura per ragioni di ordine pubblico e sicurezza (articolo 100 tulps) a fronte di precise motivazioni".

"Quello che abbiamo fatto - chiosa Magrini - è stato di valutare le esigenze della città e dei cittadini e di intervenire con gli strumenti a nostra disposizione, circoscrivendo l’area di intervento perché è in quell’area che sono state registrati esposti e segnalazioni che danno sostegno all’ordinanza. In città sono presenti altre postazioni che non hanno dato seguito a problemi e segnalazioni, ampliare il raggio di azione dell’ordinanza avrebbe significato inficiarne l’efficacia".

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail