Chiede foto e video di nudo a minori in cambio di gettoni: giostraio condannato
Giostraio chiede foto e video di nudo a ragazzini, condannato a 1 anno e 10 mesi di reclusione
Due perizie e due processi dagli esiti differenti: un 57enne giostraio originario di Bergamo è stato condannato dal tribunale monocratico di Rimini a 1 anno e 10 mesi di reclusione per adescamento di minori e detenzione di materiale pedo-pornografico, mentre è stato ritenuto non imputabile, in quanto incapace di intendere e di volere, in un processo al tribunale di Bergamo, procedimento nel quale erano presenti sette capi di imputazione, compresa la violenza sessuale per alcuni palpeggiamenti.
Il giostraio, difeso dall’avvocata Cinzia Bonfantini, era a processo a Rimini per aver adescato minori durante un’importante fiera del territorio riminese, fatti avvenuti nell’autunno 2018. L’uomo si era guadagnato la fiducia dei ragazzini offrendo loro gettoni per la giostra, poi, ottenuti i contatti telefonici o social, aveva iniziato a chattare con loro. E secondo le accuse, aveva chiesto foto di nudo e video. Materiale pedopornografico era stato ritrovato dagli inquirenti, in fase di indagine, sullo smartphone del 57enne, da qui il secondo campo di imputazione. A presentare denuncia erano stati invece i genitori dei ragazzini, scoperte le chat.
Mentre a Bergamo il consulente tecnico di ufficio nominato dal Tribunale aveva dichiarato l’incapacità di intendere e di volere dell’imputato, a Rimini un secondo professionista si è espresso in maniera totalmente opposta: da qui la condanna. La procura, attraverso il sostituto procuratore Davide Ercolani, aveva chiesto 2 anni e 3 mesi di reclusione, più condanna a 2600 euro di multa.
L’avvocata Bonfantini ha annunciato ricorso in appello.
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