Ciò che si cela dietro la facciata | Palazzo Albergati e il suo legame con la Bologna che non conosci

Scopri Palazzo Albergati a Zola Predosa: dimora barocca, scala doppia a spirale, affreschi emiliani e teatro nobiliare firmato Albergati.

A cura di Redazione
18 luglio 2025 10:00
Ciò che si cela dietro la facciata | Palazzo Albergati e il suo legame con la Bologna che non conosci - Foto: MarkPagl/Wikipedia
Foto: MarkPagl/Wikipedia
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Nel cuore della campagna bolognese, a pochi chilometri da Bologna, sorge il Palazzo Albergati di Zola Predosa (BO): una sontuosa residenza barocca edificata a partire dal 1659 dal marchese Girolamo Albergati Capacelli, ambasciatore di Bologna a Roma e senatore del Senato pontificio. Progettata da Gian Giacomo Monti e Bonifacio Socchi, la villa è un esempio straordinario di architettura seicentesca europea, dove l’esterno imponente nasconde interni spettacolari affrescati dai grandi nomi della scuola emiliana.

Un capolavoro architettonico e artistico

All’esterno, Palazzo Albergati si presenta con una facciata severa, massiccia e compatta, richiamando elementi della fortezza, mentre l’interno sorprende con ambienti dal grande respiro: il celebre Salone delle Feste, alto oltre 30 metri, si sviluppa su tre livelli e culmina in una lanterna classica. Il contrasto tra austera monumentalità esterna e raffinata leggerezza interna crea un effetto scenografico unico, voluto dai progettisti.

Le sale sono decorate da un ciclo di affreschi barocchi firmati da Angelo Michele Colonna, Giacomo Alboresi, Antonio Burrini, Marc’Antonio Chiarini, Vittorio Maria Bigari e Stefano Orlandi. Temi mitologici, allegorie morali e prospettive illusionistiche abbondano sui soffitti, mentre la straordinaria scala elicoidale a doppia spirale aggiunge un tocco di sorpresa e bizzarria architettonica.

Un centro culturale del Seicento

Il Palazzo non fu solo una dimora nobiliare, ma anche teatro di cultura e mondanità: al tempi di Francesco Albergati Capacelli le grandi sale divennero palcoscenico di commedie scritte dallo stesso marchese, con attori come Voltaire, Alfieri, Goldoni e altri intellettuali europei. La villa accolse papi, re, principi, musicisti e persino esploratori, affermandosi come epicentro del fermento culturale dell’epoca.

Storia successiva e utilizzo moderno

Completata solo dopo circa trent’anni di lavoro, la residenza passò di mano tra le famiglie Legnani, Zambeccari, Calcagno e Braschi‑Onesti, fino a diventare sede di eventi, congressi e matrimoni. Con 12 000 m² su quattro livelli e un parco storico di 80 000 m², oggi Palazzo Albergati è una location d’eccellenza per convegni e ricevimenti, pur mantenendo intatta l’atmosfera storica e artistica.

Curiosità

Il teatro barocco interno fu ideato per rappresentazioni casalinghe: il marchese Francesco scriveva, dirigeva e recitava nelle sue commedie, invogliando ospiti prestigiosi come Carlo Goldoni, che scrisse almeno cinque opere espressamente per la villa di Zola Predosa. Un esempio raro di dimora che fondeva architettura, arte e vita teatrale!

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