Comitato vuole secessione di Rimini Nord, il sindaco: "500 milioni investiti per quest'area"
L'albergatore Bernardi ha aperto comitato e avviato iter per il referendum per la secessione. La risposta del sindaco

A Viserba l'albergatore Gabriele Bernardi, presidente del comitato "Comune Rimini Nord" ha rilanciato l'operazione di secessione da Rimini, avviando l'iter del referendum, con l'obiettivo di far votare i cittadini nel 2026.
Sul punto interviene il sindaco Jamil Sadegholvaad che critica le argomentazioni di Bernardi: le amministrazioni comunali targate Pd non hanno fatto mancare investimenti per la parte nord di Rimini e per Viserba.
Sadegholvaad cita: i 250 milioni per la nuova Fiera, i 55 milioni per la parte nord del Psbo (Piano per la salvaguardia della Balneazione), 23 milioni per il Parco del Mare, 4 milioni per la via Verenin Grazia, 14 per la piscina e il parco Don Tonino Bello. E poi i 60 milioni per il Metromare, tratta stazione-Fiera di Rimini, 10 milioni per la casa della Salute.
"Ampliamento Ieg con nuova Arena per ospitare concerti e eventi indoor, 80 milioni; asilo e scuola 'Fai Bene', 13 milioni. Andrebbero aggiunti almeno altri 7,5 milioni di euro di lavori vari (sfondamento via Diredaua e vie Torre Pedrera); magari la nuova Circonvallazione di Santa Giustina, per altri 15 milioni; l'investimento sulla ZTL del parco del Mare Nord. Il totale si fa da solo, con una semplice addizione. Passiamo i 500 milioni di euro", evidenzia il sindaco.
"Attenzione, non elenco tutto questo per spirito polemico ma per focalizzare il discorso appunto sulle modalità di intervento di una amministrazione comunale che individua priorità e agisce, facendo bene a volte e a volte sbagliando, nell'interesse di tutta la città. E appunto di tutta la città, e non di Gabriele Bernardi o dei cittadini della sola parte residente, sono i soldi citati sopra e messi nella riqualificazione della zona nord. Per la Nuova Fiera o la chiusura degli sforatori 'Pedrera Grande' o 'Matrice' hanno contribuito con le loro tasse e dunque con il loro duro lavoro anche chi vive a Marina Centro o a Miramare. Così come accade reciprocamente e all’inverso. Questo fa una comunità", puntualizza il sindaco.
Il primo cittadino insiste sul concetto di comunità e su un'idea di città, Rimini, "unica perché ha sempre saputo sublimare le sue diversità territoriali in un progetto collettivo straordinario".
"Se al termine del mio mandato da sindaco (tra due o sette anni, questo lo decideranno i riminesi naturalmente) tutti gli interventi per Viserba, per la zona nord e in generale per Rimini saranno completati, la città potrà giudicare fatti (o non fatti) alla mano, esprimendo il proprio insindacabile giudizio. Credo che al di là delle parole, dei numeri sballati, delle questioni personali, ciò conti più di tutto e sopra ogni altra questione", chiosa il primo cittadino.