Concessioni balneari, Avs Rimini dice sì a indennizzi e no ai monopoli: "Massimo due"

Alleanza Verdi e Sinistra Rimini interviene nel dibattito: "Rivedere gli scandalosi canoni concessori"

A cura di Riccardo Giannini Redazione
17 ottobre 2025 12:31
Concessioni balneari, Avs Rimini dice sì a indennizzi e no ai monopoli: "Massimo due" - Ombrellone REPERTORIO
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Nel dibattito sulle concessioni balneari, Alleanza Verdi e Sinistra Rimini ribadiscono la necessità di procedere con le gare e di "ripristinare la libera fruizione delle spiagge per tutte e tutti". Avs Rimini cita l'ultima sentenza del Consiglio di Stato, la 8024 del 14 ottobre 2025: "Alla fine della concessione - evidenzia Avs - lo Stato incamera tutto automaticamente, quindi i manufatti diventano pertinenze demaniali per effetto della legge. Ogni rinnovo automatico delle proroghe è contrario al diritto europeo".

Avs si dice a favore degli indennizzi: "Come specificato anche dalle linee guida dell’Unione Europea, è corretto riconoscere ai titolari delle concessioni eventuali indennizzi proporzionati agli investimenti effettuati negli ultimi 3-5 anni, purché autorizzati dai Comuni e dalle Soprintendenze, e accompagnare il passaggio al nuovo regime con valutazioni tecniche eque e trasparenti. Chi ha acquistato strutture o investito cifre rilevanti senza garanzie di concessione lo ha fatto a proprio rischio, ma chi ha operato nel rispetto delle regole deve essere tutelato".

Avs Rimini ricorda la proposta di legge presentata a livello nazionale, con l'obiettivo di garantire che le coste siano "protette e accessibili a tutti", contro i monopoli di pochi privilegiati: "Proponiamo di limitare le concessioni che una singola entità può detenere e di rivedere gli scandalosi canoni concessori, attualmente risibili rispetto ai profitti astronomici che vengono generati".

Tra i punti evidenziati nella proposta, il divieto per ogni persona giuridica o fisica di essere titolare nella stessa Regione di oltre due concessioni di beni pubblici, la possibilità per le Regioni di rilasciare concessioni sul demanio marittimo a fini turistici e ricreativi, purché almeno il 70% delle stesse siano di libero accesso e prive di strutture e/o attrezzature fisse.

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