Concessioni balneari, Biagini attacca il Pd: "Fanno i santi protettori dei poveri bagnini"

Biagini: "Come Comune, obbligano i concessionari a demolire tutto, come Regione invece parlano di indennizzi"

A cura di Riccardo Giannini Redazione
23 ottobre 2025 13:04
Concessioni balneari, Biagini attacca il Pd: "Fanno i santi protettori dei poveri bagnini" - Ombrellone REPERTORIO
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Non ha dubbi Roberto Biagini: il Pd, come Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia, svolge il ruolo di "santo protettore dei poveri bagnini". Così il presidente dell'associazione mare Libero commenta la nota dei consiglieri regionali Dem, tra cui Alice Parma ed Emma Petitti, accusandoli di essere scarsamente informati sul tema. Rimarcata ancora una volta "la misera percentuale di spiagge libere di Rimini, Riccione, Misano, Bellaria, Cattolica, che impedisce ai cittadini di esercitare il loro diritto di andare gratuitamente a fare un bagno ed a prendere il sole", Biagini si sofferma sul ruolo di coordinamento della Regione: "Ma fare squadra con chi? Con le associazioni e i sindacati dei balneari estromettendo tutte le altre associazioni diversamente balneari come se la spiaggia fosse solo cosa loro". Il dialogo inoltre coinvolge "esclusivamente gli attuali concessionari, cioè con quelli che saranno poi, nelle future aste pubbliche, competitors totalmente avvantaggiati in quanto parti attuali di una concertazione in cui si parlerà di tutto, dalla professionalità agli investimenti e magari anche a delle regole da inserire nei bandi". "Le future gare - si domanda Biagini - saranno in grado di garantire la trasparenza, la par condicio tra i concorrenti?".

Per Biagini il Pd sul tema delle concessioni balneari è "da porre sullo stesso piano di Fratelli d’Italia, della Lega, di Forza Italia, proni ai voleri dei concessionari, da anni monopolisti del settore" con l'aggravante di "accusare il governo nazionale e in Regione di comportarvi allo stesso modo". A Petitti e Parma vengono anche evidenziate le nuove disposizioni del "Piano dell'Arenile" approvato ad agosto dal Consiglio Comunale di Rimini "che per la sua attuazione obbliga i concessionari scaduti a liberare l’ arenile dai manufatti presenti affinché tutti i futuri proponenti possano contendersi in gara le zone in concessioni con nuove progettualità da confrontarsi su spiagge completamente (e non potrebbe essere diversamente) libere, nude e crude".

"Il sindaco di Rimini e la presidente del Consiglio Comunale - attacca Biagini - da una parte votando il Nuovo Piano dell’Arenile, obbligano gli attuali bagnini chioschisti riminesi ad abbattere tutto" , ma dall’altra, attacca il presidente di Mare Libero, "sono d’accordo nel riconoscere loro indennizzi a carico di noi contribuenti, visto che si sono assunti la difesa d’ ufficio della vergognosa posizione di De Pascale (favorevole agli indennizzi, ndr)".

"Andatelo a dire ai salariati, ai pubblici dipendenti, a chi viene tassato alla fonte e che non riesce ad arrivare alla fine del mese, che siete d’accordo a riconoscere le previdenze di fine rapporto con i soldi pubblici ad una delle categorie che maggiormente evade il fisco in Italia. È questa la linea del Pd?", chiosa Biagini.

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