Concessioni balneari, Biagini contro Gnassi: "Non faccia la verginella, basta compiacere i bagnini"

Il presidente di Mare Libero: "Concessionari scaduti, guadagnano 100 e dichiarano 2: e dicono che la spiaggia sia loro"

A cura di Redazione
27 agosto 2025 12:41
Concessioni balneari, Biagini contro Gnassi: "Non faccia la verginella, basta compiacere i bagnini" - Ombrellone REPERTORIO
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"Le esternazioni di Andrea Gnassi su La 7 in tema di concessioni demaniali marittime a scopo turistico rispecchiano pienamente l' approssimazione e la boria  con la quale la politica tutta, intesa come rappresentanza di soggetti delegati dai partiti a ricoprire incarichi pubblici, si sia approcciata alla tematica". Così Roberto Biagini, presidente dell'associazione Mare Libero, attacca il deputato Pd dopo le sue dichiarazioni durante il programma "L'aria che tira" di La 7.

Biagini precisa: "La politica negli anni volutamente si è proposta di non affrontare la tematica per non scontentare una lobby che li tiene a busta paga elettorale. Nel senso:  voi tutelate i miei interessi mantenendomi nell' indubbio privilegio monopolista di occupare imprenditorialmente a canone irrisorio per generazioni un bene di tutti, io continuo a votarvi localmente ed a livello nazionale". Poi affonda i colpi, sottolineando che in Italia sia in atto "una presa di coscienza collettiva e una sollevazione popolare di indignazione contro le mascalzonate, gli atti di prepotenza dei titolari degli stabilimenti balneari (e delle istituzioni che li coprono) che arrogandosi poteri che non hanno e ritenendo la spiaggia cosa loro, si comportano come autorità militari dispotiche a tutti gli effetti, impedendo agli utenti di entrare a spiaggia, perquisendoli e requisendo panini e bibite, cacciandoli dalla battigia". Biagini si sofferma poi su Gnassi, accusandolo di far parte di una politica che "in pieno stile italiano, cortigiano, trasformista, prova a cavalcare l' ondata con l' illusione di acquisire consenso accusando sì (a ragione, sottolineo) il governo di turno ma dimenticandosi, però, i ruoli istituzionali ricoperti in passato e quelli ricoperti attualmente nelle varie regioni dove governa".

In più Gnassi è accusato di diverse imprecisioni: come ricorda Biagini, la direttiva Bolkestein è stata recepita nell'ordinamento giuridico italiano con il decreto legislativo 59 del marzo 2010, le concessioni sono scadute il 31 dicembre 2023 e le proroghe "sono state dichiarate illegittime in quanto incompatibili con il diritto euro-unitario primario e secondario", citando gli organi giurisprudenziali, dalla Corte Costituzionale alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea, che si sono espressi sulla materia.

Biagini passa poi al tema dei bandi: "I comuni costieri, compreso Rimini quando era sindaco Andrea Gnassi, avrebbero potuto indire bandi di gara già dal 10 novembre 2021, dal giorno successivo alla pubblicazione delle sentenze gemelle dell' Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n. 17 e 18. Ad esempio così hanno fatto Jesolo, Genova, ed altri comuni costieri, seppur con modalità non prive di criticità". Non servirebbe quindi attendere da parte dell'Esecutivo "leggi di riordino della materia" o le previsioni di indennizzi (quelle che il Pd da tempo sta sollecitando) per intervenire.

Gnassi è così invitato da Biagini a guardare in casa propria senza buttarla in politica: "Il tuo partito - scrive Biagini - che era anche il mio, su questo tema è uguale a tutti gli altri, se non peggio vista la sua linea politica, di simulazione da verginella sul tema per sensibilizzare e compiacersi la pubblica opinione; di dissimulazione cortigiana per blandire i bagnini; e di totale disinteresse per i diritti di noi cittadini a godere del mare gratuitamente con l’ aumento di spiagge libere".

"Almeno gli altri partiti lo dichiarano espressamente e senza mezzi termini di stare dalla parte dei concessionari scaduti che guadagnano 100 e dichiarano 2 e che proclamano urbi et orbi che la spiaggia è cosa loro da generazioni", chiosa il presidente dell'associazione Mare Libero.

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