Concessioni spiagge, corsa contro il tempo. Imprese balneari preoccupate da aste e incertezza
Confartigianato Imprese Demaniali richiede stabilità nelle concessioni balneari per garantire investimenti a lungo termine e la disponibilità di finanziamenti del Pnrr.


Confartigianato Imprese Demaniali rilancia le preoccupazioni delle imprese balneari sul tema delle concessioni.
Il settore richiede stabilità e certezza per poter pianificare investimenti a lungo termine, ma la scadenza delle concessioni crea incertezza; e si aggiunge il rischio che gli operatori balneari debbano partecipare a procedure selettive, senza una normativa chiara e uniforme per tutelare i loro interessi.
Questa situazione potrebbe bloccare gli investimenti e impedire alle imprese di accedere ai finanziamenti legati al Pnrr, nonostante la riforma delle concessioni balneari non sia un requisito per ottenere i fondi europei. Confartigianato Imprese Demaniali propone l’approvazione di una nuova legge che attui una riforma completa del sistema delle concessioni e che garantisca una normativa chiara e uniforme su tutto il territorio, evitando situazioni di precarietà per le imprese e consentendo loro di pianificare con fiducia il loro futuro.
La categoria ritiene inoltre essenziale che il governo completi la mappatura delle aree di demanio marittimo, lacuale e fluviale in tempi rapidi per definire il concetto di “scarsità” delle risorse naturali; definizione cruciale per l’applicazione della Direttiva Servizi e potrebbe influenzare notevolmente il settore balneare.
Fino a oggi, i dati disponibili riguardano principalmente le aree di demanio marittimo, mentre quelli relativi alle aree fluviali e lacuali sono ancora in fase di raccolta. Tuttavia, anche con i dati parziali, sembra che le aree di demanio marittimo assegnate per attività turistico-ricreative siano solo una piccola parte dell’intero territorio costiero italiano.
Potrebbero dunque esserci ampi tratti di costa ancora disponibili per lo sviluppo di nuove imprese nel settore. Confartigianato Imprese Demaniali auspica che il legislatore italiano completi presto la riforma delle concessioni demaniali e stabilisca criteri tecnici per la definizione della scarsità delle risorse naturali disponibili. Tuttavia, fino a quando ciò non avvenga, i Comuni potrebbero essere tentati di avviare procedure selettive in base alle sentenze del Consiglio di Stato e della Corte di Giustizia Europea.
Per evitare questa frammentazione delle procedure e garantire un trattamento equo per tutte le imprese, si suggerisce il temporaneo trasferimento delle competenze di rilascio delle concessioni a un ente statale, che dovrebbe rispettare i termini di efficacia delle concessioni stabiliti con il decreto 198/2022, evitando l’indizione di procedure selettive fino a quando il legislatore non abbia completato la riforma delle concessioni.
È importante notare che questo trasferimento temporaneo dovrebbe essere pianificato in modo da non interrompere le attività di gestione delle concessioni da parte dei Comuni costieri, garantendo una transizione fluida.