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Concessioni spiagge, "Governo in ritardo: si dà le scadenze e le non rispetta"

L'assessora Valentina Ridolfi sulle concessioni balneari: "Comuni e Regioni dovranno prendersi le responsabilità dell'Esecutivo"

A cura di Redazione
10 giugno 2025 15:55
Concessioni spiagge, "Governo in ritardo: si dà le scadenze e le non rispetta" - Panoramica di Rimini
Panoramica di Rimini
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Il decreto del Governo sulle concessioni balneari, contenente i criteri per gli indennizzi e per i bandi con cui assegnare gli spazi sulle spiagge, sembra essersi arenato. Lo riferisce l'assessora del Comune di Rimini, Valentina Ridolfi, evidenziando che siano passati 71 giorni "dal termine ultimo per l'emanazione del decreto".

"Il Governo - attacca Ridolfi - è quindi indempiente rispetto alla sua stessa legge approvata a fine 2024". 

Il Comune di Rimini ha sollecitato risposte da parte dell'Esecutivo anche nei giorni scorsi, ma non sono arrivate né rassicurazioni, né certezze sui tempi: "È chiaro che ciò mette in crescente difficoltà le amministrazioni locali alle prese con la questione bandi, da completare comunque entro la primavera 2027. La scadenza è, dunque, sempre più vicina".

Non ci sono quindi certezze e il rischio è che ogni Comune debba fare da sé: "Ma così avremmo un litorale italiano arlecchino". 

"Con comprensibile insistenza, i nostri stessi operatori chiedono certezze su un percorso che, in ogni caso, dovrà essere concluso entro meno di due anni. Se proprio non si vuole rispondere agli Enti locali, magari pensando di poter scaricare su di loro ogni responsabilità politica e amministrativa, come si può non ascoltare le preoccupazioni di chi sull'arenile lavora, vuole lavorare, vuole investire?", sottolinea l'assessora, convinta che siano Comuni e Regioni a doversi fare carico delle decisioni.

D'altro canto la Regione Emilia Romagna "ha già annunciato la stesura di linee di indirizzo per un bando tipo, con l'obiettivo di evitare, almeno nella nostra costa, l'effetto patchwork di una situazione che Roma non sta governando". 

"Ma avere la sensazione che allo Stato tutto questo interessi relativamente, nonostante l'importanza assoluta dell'argomento, lascia, oltre che sconcertati, profondamente  rammaricati", chiosa Valentina Ridolfi.

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