Corpolò, dibattito sull'autovelox: "93% verbali per pochi km/h, puniti lavoratori e non pirati della strada"
Autovelox e dissuasori di velocità, per Corpolò le riflessioni del consigliere 3V Matteo Angelini: "Pericolosa è la bretella di collegamento a Rimini

Il consigliere comunale 3V Matteo Angelini torna sulla sua precedente interrogazione legata al dissuasore di velocità presente a Corpolò, direzione Rimini, dopo lo stabilimento Scm.
Angelini replica all’amministrazione comunale, evidenziando che il suo intervento non era diretto a perorare la causa di chi spinge troppo sull’acceleratore, causando anche pericolo, ma era riferito ai 1123 verbali, il 93% del totale, per violazioni inferiori ai 10 km/h: “Non pirati della strada che mettono a rischio la sicurezza altrui, persone che si muovono in sicurezza, lavoratori che, credo, rischino più di tamponare chi li precede per controllare il tachimetro al fine di non sforare i 50-55km/h, che altro”.
“Che la Via Marecchiese sia strada pericolosa me lo hanno insegnato i miei genitori fin da piccolissimo e poi a scuola, lo sappiamo tutti, il punto è l’utilità e la motivazione di suddetti appostamenti in quel preciso punto dove, a distanza di pochi metri abbiamo ben quattro semafori intelligenti e due dissuasori”, prosegue Angelini.
In merito alla variante che aggira il centro di Corpolò, Angelini esprime i suoi dubbi: “A detta dell’assessore Magrini, è volta a garantire una certa sicurezza stradale e degli abitanti. Ma questa bretella, dotata lungo tutto il tratto di doppia linea continua è oggetto talvolta di velocità ben superiori ai limiti di 70km/h da parte di automobilisti e camionisti, sorpassi anche in prossimità del benzinaio con rischio di frontali con chi si immette in strada e pericolosissime inversioni ad U sempre in prossimità del benzinaio”.
Angelini sollecita dunque la giunta a prendere in considerazione interventi (appostamenti, uno spartitraffico tra le due corsie) per la bretella, considerato il punto più pericoloso della viabilità e riflettere sul dissuasore di velocità posto al civico 692, che Angelini ritiene un modo per fare cassa più che una necessità per garantire la sicurezza delle persone.