Costrinsero la figlia a un matrimonio combinato, niente revoca dei domiciliari per i genitori

Avranno solo un permesso giornaliero: lei per ragioni di salute, lui per andare al lavoro

A cura di Riccardo Giannini Redazione
08 ottobre 2025 17:32
Costrinsero la figlia a un matrimonio combinato, niente revoca dei domiciliari per i genitori - Il tribunale di Rimini
Il tribunale di Rimini
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Rimangono ai domiciliari i coniugi del Bangladesh accusati di aver costretto la figlia a un matrimonio combinato nel loro Paese d’origine. Il legale della coppia, l'avvocata Valentina Vulpinari, aveva chiesto la revoca o la sostituzione della misura. Accolta un'unica istanza: la possibilità per il marito di uscire dalla propria abitazione in una determinata fascia oraria per lavorare, tutti i giorni tranne il martedì, suo giorno di riposo, e per la moglie dalle 12 alle 13, dalle 17 alle 18, per ragioni di salute. La revoca dei domiciliari è stata ritenuta dal gip incompatibile con la tutela della vittima: è emerso dall'attività degli inquirenti che la coppia sia riuscita a comunicare tramite altre persone con la figlia, benché questa fosse in una struttura protetta. Con l'applicazione della misura cautelare, ai coniugi questa possibilità è totalmente interdetta, così come il poter incontrare altre persone della propria famiglia. Il Tribunale aveva applicato i domiciliari nei confronti dei due coniugi bengalesi lo scorso 30 settembre.

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