Criminalità a Rimini: Fratelli d’Italia chiede misure urgenti

Chiesta la presenza notturna fissa delle forze dell’ordine per fermare l’escalation di furti

A cura di Redazione
23 luglio 2025 09:23
Criminalità a Rimini: Fratelli d’Italia chiede misure urgenti -
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Dopo la spaccata alla gioielleria in centro a Rimini intervengono Alessandro Pierotti e  Sara Borghesi - Responsabili Dipartimento Giustizia e Sicurezza di Fratelli d’Italia. Denunciano il "degrado e l’assenza di controlli nelle ore notturne", chiedendo interventi immediati da parte delle Istituzioni. Durante un recente forum con Confcommercio e Federpreziosi sono state proposte soluzioni come la videosorveglianza integrata, ma si chiede anche un presidio fisso di forze dell’ordine nelle ore notturne. "Il rischio" si legge nella nota "è che la situazione degeneri ulteriormente se non si agisce subito".

La nota stampa dei Responsabili Dipartimento Giustizia e Sicurezza di Fratelli d’Italia

L’ennesima spaccata notturna ai danni di una gioielleria del centro storico di Rimini non rappresenta più un episodio isolato, trattandosi di un esercizio sito nei pressi della Piazza Tre Martiri, a poche decine di metri dalla gioielleria Benvenuti, anch’essa attenzionata da malviventi non più di un paio di mesi fa.
Il tutto, accorra una volta, nel pieno centro cittadino, in quel salotto buono oramai abbandonato dalle Istituzioni locali, lasciato al degrado e in balia di una criminalità sempre più impunita.

Non si contano gli appelli dei commercianti del centro, lasciati a loro stessi, così come dei residenti, terrorizzati dal clima di insicurezza e abbandono.
Si è di recente partecipato al forum di confronto indetto dalla Confcommercio, nella persona del Presidente Gianmaria Zanzini, e del Presidente Federpreziosi della Provincia di Rimini, Onelio Banchetti, alla presenza dell’Assessore Magrini e del Vice Prefetto dr. Fiorangelo Angeloni, ma soprattutto di diversi gioiellieri e orologiai del territorio riminese.

Le soluzioni proposte in quella sede, ossia l’adozione di sistemi di videosorveglianza integrati pubblico/privato, è un punto importante e ciò ai fini dell’individuazione dei responsabili dei furti e delle rapine commessi dai danni delle attività.
Ma non basta.

Occorre prevenire i delitti, non soltanto individuare i colpevoli per perseguirli, anche perché la refurtiva, i gioielli, nel giro di poche ore vengono sovente trasportati all’estero e non verrà quindi mai rinvenuta.

Occorre fare prevenzione, e su questo punto le Istituzioni sono responsabili e devono intervenire, stante l’emergenza in corso.
Un presidio fisso notturno dalle ore 1:00 alle 6:00, nelle zone più sensibili del centro, lasciato alla merce di teppisti e balordi, per tutta la notte. Militari, forze di polizia e di polizia locale che si muovano, a piedi o in moto, per le vie del centro, per far sentire la presenza delle forze dell’ordine a tutti i cittadini.

Proprio oggi un sondaggio ha palesato che il 95% delle donne di Rimini non si sente sicura a passeggiare per strada, è un dato inaccettabile ma comprensibile, se sol si ha l’ardire di transitare da Piazza Malatesta alle 2:00 del mattino, figuriamoci in altro orario e in altri luoghi ancor più critici.
Si aumentino le forze dell’ordine operative nelle ore notturne, si convochi un tavolo emergenziale, si agisca e subito, prima che ci scappi il morto.

L’assenza di un sistema di videosorveglianza integrato tra Comuni limita ogni intervento. A Riccione il tracciamento funziona, ma appena i sospetti entrano a Rimini se ne perdono le tracce. Una situazione inaccettabile che impone un cambio di passo immediato.
I commercianti hanno intenzione di chiedere l’intervento di famosi programmi televisivi affinché documentino lo stato reale in cui versa il centro storico di Rimini, in balia di delinquenti e balordi nullafacenti.

Un’azione estrema, ma necessaria, per attirare l’attenzione di chi sul territorio continua a ignorare la gravità della situazione.

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