Crisi Fontanot, i 37 lavoratori verso il licenziamento: giudice dice no a Cassa Integrazione

Fontanot, l'azienda in liquidazione: niente Cassa Integrazione straordinaria per i dipendenti rimasti

A cura di Redazione
26 gennaio 2024 14:54
Crisi Fontanot, i 37 lavoratori verso il licenziamento: giudice dice no a Cassa Integrazione - Crisi Fontanot
Crisi Fontanot
Condividi

I lavoratori della Fontanot, azienda specializzata nella produzione di scale, con due stabilimenti a Cerasolo e Villa Verucchio, non potranno accedere alla Cassa Integrazione straordinaria per cessazione attività. Ne danno comunicazione i sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil.

La ditta impiegava 111 dipendenti, ora sono 37, mentre l’azienda è in stato di liquidazione giudiziale. Le parti sociali avevano chiesto al curatore della liquidazione, Alessandro Bonfé, l’accesso alla cassa integrazione per i 37 lavoratori, secondo quanto previsto dai patti per il Lavoro della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Rimini.

Ma il giudice delegato ha respinto l’istanza. “La mancata autorizzazione ad avviare la Cassa Integrazione straordinaria – scrivono i sindacati in una nota congiunta – si colloca al di fuori del Patto per il Lavoro che sancisce, anche da parte delle associazioni d’impresa, l’esigenza di salvaguardare con ogni strumento il tessuto occupazionale territoriale“. I 37 lavoratori sono destinati al licenziamento senza un cambio di decisione. Intanto i sindacati chiedono un’asta pubblica per la vendita del complesso con tutti i dipendenti, facendo appello alle imprese che avevano manifestato interesse a farsi avanti.

Preoccupata è la consigliera provinciale, delegata alle politiche per il lavoro, Alice Parma, che si associa alle richieste dei sindacati: “Crediamo che ci possano essere le condizioni per accompagnare i lavoratori con un percorso strutturato attraverso la Cassa Integrazione straordinaria”.

Emma Petitti, presidente dell’assemblea regionale, aggiunge: “Sono in contatto con l’assessore regionale al lavoro Vincenzo Colla per fare in modo che quanto accaduto venga attenzionato anche dalla Regione Emilia-Romagna, che ha sempre un ruolo fondamentale nei tavoli di crisi. La salvaguardia del lavoro e dell’occupazione è sempre stata al centro dell’azione del governo regionale, e anche questa volta faremo la nostra parte per tentare di tutelare le lavoratrici e i lavoratori”.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Altarimini sui social