Cucina italiana patrimonio culturale Unesco, Rimini plaude: "è parte fondamentale dell'offerta turistica"

Fipe Confcom. Rimini: "Questo risultato ci sprona a investire ancora di più nella qualità, nell’autenticità e nella promozione della nostra cultura gastronomica"

A cura di Riccardo Giannini Redazione
10 dicembre 2025 13:00
Cucina italiana patrimonio culturale Unesco, Rimini plaude: "è parte fondamentale dell'offerta turistica" - Cucina Italiana PH Repertorio
Cucina Italiana PH Repertorio
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Fipe Confcommercio della provincia di Rimini esprime grande soddisfazione per il riconoscimento della cucina italiana come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità sotto l’egida dell’Unesco. Un traguardo storico, sancito all’unanimità dal Comitato intergovernativo riunito a New Delhi, che conferma come l’Italia sia riuscita a portare sul palcoscenico mondiale i valori fondanti della propria cultura gastronomica.

La cucina italiana è la prima al mondo a ottenere questo titolo per il suo significato culturale e sociale: il valore del cucinare, della convivialità, dell’identità collettiva. È il riconoscimento di una tradizione che unisce generazioni, territori e comunità, assumendo il ruolo di modello universale di qualità, consapevolezza e stile di vita. La candidatura, sostenuta e promossa da Fipe Confcommercio, è frutto di un grande lavoro congiunto tra istituzioni (Masaf, Ministero della Cultura, Ministero degli Affari Esteri, Anci e molti altri) insieme al mondo associativo, ai cittadini e agli imprenditori del settore. Fipe ha contribuito attivamente con numerose iniziative, tra cui la recente campagna che dal 18 novembre ha coinvolto oltre 10.000 ristoranti in Italia e all’estero, valorizzando il patrimonio gastronomico nazionale e creando un grande movimento partecipativo nei territori.

“Il riconoscimento Unesco è un risultato straordinario e motivo di orgoglio anche per tutta la nostra provincia - dichiara Denis Preite, presidente Fipe Confcommercio Rimini -. La cucina italiana, con le sue infinite varianti locali, è un patrimonio di valori, tradizioni e competenze che definisce il nostro modo di vivere e di accogliere. Per tutta la nostra provincia, l’enogastronomia è da sempre un pilastro dell’offerta turistica: non c’è esperienza di vacanza che non passi attraverso il cibo, la sua storia, i suoi sapori. Questo riconoscimento rafforza ciò in cui crediamo da anni: la ristorazione è parte essenziale della nostra identità di destinazione”.

Preite aggiunge: “Ci abbiamo creduto molto e la nostra provincia lo ha dimostrato concretamente: Rimini ha partecipato in massa fin dalla prima edizione alla Giornata della Cucina Italiana Fipe, con ristoranti che hanno saputo valorizzare la tradizione romagnola e interpretare al meglio il senso della candidatura. Questo risultato ci sprona a investire ancora di più nella qualità, nell’autenticità e nella promozione della nostra cultura gastronomica, che è al tempo stesso memoria, innovazione e attrattività turistica. Questo traguardo certifica che l’enogastronomia è un settore fiore all’occhiello, riconosciuto in tutto il mondo, capace di trasformare la vacanza in un’esperienza di richiamo irresistibile e fare di Rimini un luogo unico da vivere e da scoprire, insieme a tutte le altre componenti fondamentali del turismo".

La prossima Giornata della Ristorazione è il programma il 16 maggio 2026: un’iniziativa nazionale che dal 2023 celebra i valori dell’ospitalità, dell’accoglienza e del rispetto per il territorio e che sarà l’occasione per condividere e celebrare questo traguardo: "I ristoratori riminesi come sempre faranno la loro parte in questo momento di identità collettiva che supera confini e barriere, crea dialogo tra persone, luoghi e culture e – conclude Preite - rafforza un patrimonio che appartiene all’intero Paese e che trova nella Romagna una delle sue espressioni più vive e riconosciute”.

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